In merito alle dichiarazioni del Presidente Rocca sul progetto di ampliamento aeroportuale di Fiumicino e sulla creazione della quarta pista è necessario riportare il dibattito su un terreno concreto, fatto di dati verificabili e di responsabilità verso il territorio e il lavoro ristabilendo alcuni elementi fondamentali.
I numeri parlano chiaro, molti scali internazionali con due sole piste movimentano più traffico aereo di Fiumicino che attualmente ne ha tre. Solo nel 2024, Heathrow ha registrato 473.965 movimenti con due piste; Dubai 440.300 movimenti, sempre con due piste; Hong Kong 363.000 movimenti, ancora con due piste. Fiumicino, pur avendone tre, si è fermato a 315.597 movimenti. Prima di parlare di ampliamento, sarebbe utile capire perché altri hub mondiali ottengono risultati superiori con infrastrutture minori.
A questo si aggiunge il tema del traffico low cost. Roma è l’unica capitale del G8 a non avere uno scalo dedicato alle compagnie low cost e, negli ultimi anni, a causa dei limiti oggettivi dell’aeroporto di Ciampino i voli low cost sono stati dirottati su Fiumicino
Il Master Plan presentato da AdR nella commissione consiliare di Fiumicino parla di un aumento occupazionale legato alla creazione della quarta pista, ma considerando i dati dei movimenti di altri aeroporti che con meno piste gestiscono un numero maggiore di voli rispetto a Fiumicino e il fatto che gli aerei di linea attuali sono in grado di trasportare un numero di passeggeri molto più elevato rispetto al passato, non è affatto certo che per ottenere questo risultato sia necessario realizzare un’ulteriore pista fuori dall’attuale sedime aeroportuale .
In ogni caso, ben venga che si parli di aumento del bacino occupazionale, ma credo che in questa fase sia altrettanto importante concentrarsi non soltanto sul presunto incremento dei posti di lavoro, ma anche sulla qualità e sulla tutela dell’occupazione esistente, soprattutto alla luce della situazione difficile e precaria che da troppo tempo stanno attraversando i dipendenti dell’aeroporto di Fiumicino
Prima di evocare nuove infrastrutture come soluzione sarebbe necessario investire seriamente nella qualità e nella tutela del lavoro aeroportuale e per fare ciò, è di fondamentale importanza riportare Fiumicino a essere un hub principale a uso delle compagnie di bandiera, come avviene in tutte le principali capitali europee, rendendolo così non solo più competitivo e attrattivo per i passeggeri, ma anche per chi ci lavora ogni giorno.
Non si può inoltre ignorare l’impatto che questo progetto avrebbe sul territorio di Fiumicino. La quarta pista avrebbe conseguenze dirette su zone pregiate del nostro Comune. Località come Torre in Pietra e Aranova, che è tra le aree che hanno registrato il maggiore aumento demografico negli ultimi anni, si ritroverebbero un nuovo cono di volo sopra le abitazioni, mentre aree come Maccarese, Fregene e Isola Sacra rischiano di subire un ulteriore aumento di traffico, rumore e pressione urbanistica.
Questa, al contrario di ciò che è stato affermato, non è affatto una battaglia ideologica ma è una questione di buon senso e di tutela di un patrimonio ambientale, produttivo e residenziale di valore unico.
Proprio per rimanere nell’ottica di un dibattito serio e non ideologico, è necessario avanzare anche proposte alternative e coraggiose. La prima è continuare a investire nel miglioramento, nell’innovazione tecnologica e nella sostenibilità dell’aeroporto di Fiumicino confermandolo tra i migliori scali a livello mondiale, garantendo però che ciò avvenga all’interno dell’attuale sedime. La seconda proposta è che la Regione apra un tavolo con il Governo per valutare la possibilità di dirottare una parte dei fondi destinati all’ampliamento aeroportuale di Fiumicino verso la creazione di un vero aeroporto low cost nel Lazio, così da avviare finalmente un percorso logico e funzionale, capace soprattutto di offrire risposte strutturali alle esigenze della mobilità aerea del territorio e restituire equilibrio al sistema aeroportuale nazionale e internazionale.
Serve un confronto serio, basato su dati reali e non su slogan. Il futuro del nostro territorio e di un’infrastruttura importante come l’aeroporto di Fiumicino non meritano scorciatoie.
Fabio Zorzi, consigliere comunale PD

