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Basta fare un giro in via Marina di Leuca per vedere come viene considerata l’area verde pubblica. Una discarica a beneficio di chi la sera, dopo aver lavorato nelle case, apre l’auto o il furgone e getta di tutto nel bosco. Non solo lì, basta fare un giro sul lungomare davanti all’Aeronautica, a Maccarese lungo le strade sterrate in aperta campagna, su quelle vicino al cimitero e in via della Muratella.
A prescindere dal costo sociale, dal danno di immagine, dallo sfregio, una società civile si può rassegnare a questi comportamenti?
Si possono considerare minori questi reati? Possono le forze dell’ordine valutarli come secondari? Noi crediamo di no, che un paese che lascia correre su una pratica tanto deprecabile non abbia futuro. Non si possono fare lezioni nelle scuole di tutela ambientale, far partecipare i ragazzi ai progetti Tirreno, Ecoschool e compagnia e poi fuori dalla aule tollerare questo scempio.
Il degrado che ci circonda, prima che ambientale, è un degrado morale di una società malata che non riesce a recuperare quel minimo indispensabile di decoro e di dignità.