Riceviamo e pubblichiamo:

“In relazione all’articolo apparso sullo scorso numero a firma della Sig.ra Lovera, sento doveroso esprimere il mio parere.
Per prima cosa perché abito a Fregene da circa trent’anni e ben conosco la reale situazione; per seconda cosa perché rappresento ASD Baubeach Village una associazione che si occupa di cinofilia e prevenzione del randagismo e in terzo luogo perché ho ben presente il lavoro di un’altra Associazione (ADA) che da anni si batte proprio per sanare il problema della presenza di cani randagi.

A Fregene da diversi anni non esistono cani randagi. Tutti (non si arriva ad una decina)  i cani vacanti sono di proprietà, perché molti privati consentono loro di farsi un giro in libertà. Ma questi cani, proprio perché socievoli e abituati alla famiglia umana, sono innocui e mansueti. Esistono dei cosiddetti “cani di quartiere”, figura istituita già dal lontano 1998 dal compianto Sindaco Bozzetto: cani che hanno trovato pace in questo luogo e tra le mani di diverse volontarie dell’ADA che si occupano di badare ai loro bisogni, prima tra tutte la Signora Susanna Santerini che personalmente sfama circa 30 colonie di gatti e almeno 60 cani ex randagi del nostro territorio.

L’istinto cinofobico (fortunatamente sempre più raro) porta a considerare un “pericolo” creature socievoli e sane e non vedere altri immensi pericoli che si annidiamo nella incapacità o impossibilità di impostare un rapporto armonico con le Altre Specie.

Bisogna analizzare dentro di sé molto a fondo questo problema prima di gridare “al lupo” senza verificare la fondatezza del procurato allarme: è vero, si possono incontrare cani sciolti dal guinzaglio. Ma non sono mostri da rinchiudere  o da scacciare. Sono creature socievoli, in diritto di calpestare questa terra come noi tutti. Ne potete tutti stare certi, perché esiste chi li conosce per nome, per carattere, per sesso e si preoccupa per loro sia dal punto di vista sanitario che affettivo.

Se poi vi sta parecchio antipatico un certo cane, cercate di scoprire dove abita e chi è il suo proprietario e parlatene con lui. Cerchiamo di non demonizzare tutti per una situazione che ci crea disagio, pensiamo a difenderci verso i meccanismi che davvero possono provocare un danno alla nostra serenità.

La paura, l’intolleranza, la superficialità…

Grazie.

Patrizia Daffinà