Sono rimasta piacevolmente sorpresa ultimamente nel vedere le villette di Fregene, soprattutto della vecchia zona, sottoposte a “lifting”. Dopo anni di abbandono sono tornate all’attenzione dei proprietari, alla fine decisi a risistemarle. Non c’è cosa più gradita. E sì che mi doleva il cuore  vedere i giardini abbandonati, pieni di sterpaglie, belle piante seccate, cespugli incolti… Un vero pugno in faccia. I lavori in corso sono un passo avanti per la rinascita della nostra cittadina che ha avuto la nomea di luogo prescelto dai personaggi famosi che si sono costruiti proprio qui le loro ville in mezzo al verde, lungo il viale Nettuno, viale Viareggio, via Castellammare. Attrattiva di tutti anche dei villeggianti del “mordi e fuggi” affascianti dalle storie legate a queste abitazioni e lette solo sui rotocalchi.

Contentissima di assistere a questa “resurrezione”, perché non c’è espressione più amara di quella di sentir parlare dello splendore di una Fregene che non c’è più. Pur nella difficoltà del momento dobbiamo rimboccarci le maniche, essere resilienti: il mondo spezza tutti quanti e poi molti sono forti sui punti spezzati… mutare le sconfitte in vittorie come facevano i grandi condottieri della storia.