I posti sono sempre gli stessi, gli evasori – scaricatori sono abitudinari, così da sacchetti diventano cumuli con i singoli rifiuti sparsi ovunque dagli animali selvatici.
Uno spettacolo conosciuto, visto e rivisto, sempre intollerabile. Ma che da ora più fastidio perché nel frattempo sono arrivate alle famiglie le bollette della Tares. “Solo” un aumento del 30% che ci ricorda come a pagare siano sempre i soliti cittadini mentre gli altri, quelli che deturpano i boschi e le strade trasformando i centri urbani in discariche, continuano a restare impuniti.
Una doppia beffa: primo perché si penalizzano in qualche modo i cittadini onesti che fanno il loro dovere e non ottengono alcun beneficio nell’immediato nel fare la differenziata; secondo perché gli stessi cittadini debbono pagare anche per gli scarichi dei disonesti il cui costo viene girato integralmente sull’intera comunità.
E intanto i disonesti continuano a scaricare impuniti e senza costi.