“È un progetto inaccettabile dal punto di vista ambientale e paesaggistico per la localizzazione all’interno della Riserva Naturale Statale del Litorale, in un territorio ricco di vincoli ambientali ed archeologici, come ben espresso nel parere negativo irrevocabile delle strutture del Ministero del Beni Culturali, nel parere negativo della Regione Lazio area Urbanistica, nel parere negativo dell’Amministrazione di Fiumicino anche nella veste di Ente Gestore della Riserva Naturale – si legge nella lettera del Comitato – È un progetto inaccettabile dal punto di vista dell’inquinamento dell’aria che produrra’ nel circondario, testimoniato sia dai nostri studi, ma soprattutto dal parere negativo dei Medici per l’Ambiente (ISDE Alto Lazio) e per le perplessita’ che anche la Regione Lazio Area VIA ha formalizzato . È un progetto industriale costoso, circa 63 Milioni di Euro, costi che in grande parte sono assorbiti da opere propedeutiche all’impianto in se stesso (che trattera’ al massimo 108.000 tonn/anno di organico), parliamo di consolidamento di strutture pesanti su terreni che fino a qualche decennio fa erano parte di una palude, della necessita’ di costruire un depuratore vista la grande mole di acqua in circolo, della necessita’ di un adeguamento strutturale ed importante della rete fognaria. Ma lo consideriamo anche un investimento sbagliato, visto che 63 Milioni di Euro sono sufficienti e probabilmente in eccesso per costruire tutta l’impiantistica aerobica necessaria al trattamento di tutto l’organico prodotto a Roma nel’ambito degli obiettivi di differenziata presenti nel piano per Roma nei prossimi 2 anni. In un momento di ristrettezze per il paese (non parliamo dei bilanci dell’AMA per carità divina), e’ un progetto faraonico (terzo impianto per dimensioni in Italia, primo impianto per dimensione nel Centro Nord) che nessuno si può permettere. È un progetto che la stragrande maggioranza delle forze politiche di Fiumicino ha già bocciato, verificate le dichiarazioni pubbliche, ma soprattutto gli atti formali dall’attuale maggioranza visto il parere contrario molto articolato espresso in Conferenza dei Servizi, visto l’adeguamento del regolamento di igiene e sanità sulle distanze minime tra abitazioni ed impianti insalubri definite in 1000m dalle case sparse e 2000m dai Centri Abitati e dagli edifici pubblici (l’impianto sarebbe posizionato a poco più di 200m dalla prima casa abitata ed a circa 600m dal limitare dell’abitato di Torrimpietra. Il progetto e’ stato inoltre bocciato sonoramente anche dalle forze politiche attualmente all’opposizione. Chiunque amministrerà questi territori a valle della tornata elettorale si opporrà al progetto È un progetto che tutti i Cittadini contrasteranno fino all’ultimo sia a livello della protesta di piazza sia a livello dell’azione legale; siamo pronti a proporre ricorso al TAR non appena il progetto venisse autorizzato. Non e’ possibile, per nessuno, imporre progetti di impianti potenzialmente nocivi, soprattutto sbagliati, alle popolazioni (circa 14.000 abitanti nel circondario), progetti che negano gli indirizzi di sviluppo che il territorio di Fiumicino si e’ dato mediante le funzioni politico-amministrative deputate e democraticamente elette”.