Materiali tossici, pericolosi, inquinanti e che provocano gravi patologie e problemi di salute. Tumori nelle vie respiratorie e nei polmoni, trachea e gola. Occorre stare attenti a quali sono i materiali pericolosi e possibilmente starne alla larga.

L’amianto è un prodotto edilizio che è stato usato tantissimo negli anni passati, fino al 1995, questo ne fa un elemento che facilmente si trova in: fondamenta, pareti, tramezzi, tetti e perfino nelle condutture idrauliche. I manufatti prodotti sono infiniti, innumerevoli e le abitazioni che vengono demolite o ristrutturate, spesso se lo ritrovano. Le coperture di fabbricati, depositi e magazzini sono quelli in cui è ancora molto presente questo tipo di materiale.

Perfino l’Unione Europea si sta occupando dello smaltimento, nel senso che è stato richiesto, a tutte le Nazioni, di smaltirlo interamente entro il 2035. Un lavoro che avviene lentamente.

Sono i privati che spesso si ritrovano a doversene occupare. Data la pericolosità dell’amianto ci si deve rivolgere ad una ditta specializzata. Esse sono le uniche che hanno i certificati per la gestione e rimozione dell’amianto.

BONIFICHE AMIANTO E RIPRISTINO

La bonifica di amianto indica l’atto fisico di Rimuovere l’amianto.Prima di arrivare alla sua “estrazione” occorre valutare la qualità e pericolosità. Esso non è sempre pericoloso, lo diventa con il tempo.

Inizialmente si presenta come un manufatto edilizio compatto, simile al cemento, per la sua durezza e colorazione. Ha però degli elementi che sono “brillanti”. In controluce è possibile vedere la fibra vetrosa che appunto è una delle caratteristiche principali dell’amianto puro.

Le intemperie compromettono la sua stabilità, nel senso innescano una reazione interna che porta a vetrificare la sua fibra e a produrre polveri cancerogene. Tali polveri, sottilissimi, rimangono nell’aria e le respiriamo con estrema facilità. Esse si legano ai tessuti interni, specialmente ai polmoni, vetrificandoli. Ciò innesca la tipica reazione di cellule impazzite che non riescono a rigenerarsi e a rinnovarsi. Il risultato è una forma tumorale che è destinata a peggiorare.

Solo quando l’amianto arriva ad essere friabile, luminoso, colorazione tra dorato e verdastro, con una forte evidenza di fibre brillanti, diventa pericoloso. La bonifica avviene proprio quando esso arriva a tale usura. Le ditte debbono valutare la sua pericolosità, rappresentata dalla friabilità, è decidere se: rimuovere, incapsulare o isolare. C’è poi l’estrazione e in seguito, in caso si tratta di una grande quantità di amianto, si effettua il ripristino della parte estratta. In poche parole all’estrazione segue spesso l’operazione muraria.

L’amianto si può rimuovere da soli?

No! L’amianto, di qualsiasi genere, perfino quello che è in buono stato mischiata al cemento, quindi è meno pericoloso, non si può rimuovere da soli.

I privati non hanno le competenze per riuscire a gestirlo o rimuoverlo. Non esistono isole ecologiche che possono recuperare e stoccare l’amianto, almeno che esse non siano studiate con luoghi adibiti a tale destinazione. Chiunque si ritrovi ad avere dell’amianto in casa, nel tetto o in una sua proprietà esterna, è tenuto a contattare una ditta specializzata.

Quest’ultima effettua un sopralluogo e valutazione occupandosi di avvertire le autorità se è necessario in base alla quantità, peso, volume e usura dell’amianto stesso.