Non capisco, qualcuno mi spieghi. Nel decreto del Consiglio dei Ministri, negozi, ristoranti, tavole calde e bar, possono rimanere aperti. Bene, sono d’accordo, altrimenti diventa il coprifuoco.

Ma perché allora se poi, all’ora di pranzo, nella pausa lavoro, una pattuglia mi ferma mentre ci sto andando a mangiare, sono passibile di denuncia perché non rientra nei motivi di “necessità e urgenza”?

Allora chiudeteli, che senso ha, che presa per il culo è? Chi dovrebbe andare nei ristoranti con questo criterio, solo quelli che ci abitano sopra e magari a piedi?

Andrea Capece