Il mercato immobiliare italiano mostra segnali di vivacità e resilienza, nonostante l’aumento dei tassi di interesse e le incertezze economiche globali. In particolare, città come Roma, Modena e Milano continuano a catalizzare l’attenzione di acquirenti e investitori, ognuna per motivi differenti ma con un elemento comune: un’elevata domanda di abitazioni di qualità e una capacità del mercato di adattarsi ai cambiamenti sociali ed economici.

A Roma, la spinta arriva dal ritorno di interesse verso i quartieri semicentrali e dalle grandi opere di riqualificazione; a Milano, la dinamicità è trainata da un tessuto economico solido e da una continua espansione del settore residenziale di pregio. Modena, invece, si distingue per un equilibrio raro tra prezzi accessibili, qualità costruttiva e vivibilità urbana, fattori che la rendono un punto di riferimento per famiglie e investitori alla ricerca di stabilità.

Roma: domanda sostenuta e ritorno verso i quartieri semicentrali

A Roma il mercato immobiliare sta vivendo una fase di rinnovato fermento, trainata da una domanda stabile e da un interesse crescente per i quartieri semicentrali e le zone oggetto di riqualificazione urbana. Dopo anni di oscillazioni, il numero di compravendite è tornato a salire, sostenuto da famiglie e giovani coppie che puntano a immobili con buoni collegamenti e servizi efficienti. Le aree come Monteverde, Nomentana e Prati stanno registrando un incremento di richieste, grazie alla combinazione di vivibilità, accessibilità e un’offerta residenziale di qualità.

Il prezzo medio al metro quadro resta eterogeneo: si va dai 2.500 euro delle zone semicentrali ai 5.500 euro del centro storico, ma la forbice tende a ridursi per gli immobili ristrutturati e in classe energetica elevata. Gli interventi del PNRR e i lavori di potenziamento delle infrastrutture, come la nuova Linea C della metropolitana, contribuiscono a rafforzare l’attrattività del mercato capitolino. Parallelamente, l’interesse degli investitori rimane alto, in particolare per appartamenti da destinare agli affitti brevi e turistici, un segmento che offre rendimenti più alti, ma richiede una gestione attenta.

Modena: equilibrio tra vivibilità e rendimenti stabili

A Modena il mercato immobiliare vive da anni una crescita costante e sostenibile, caratterizzata da tempi di vendita brevi e da una domanda che supera l’offerta nelle zone residenziali più richieste. Le aree semicentrali come Buon Pastore, Sant’Agnese e Cognento continuano a registrare un forte interesse, grazie alla loro capacità di coniugare tranquillità, servizi di prossimità e ottimi collegamenti con il centro. Gli acquirenti, principalmente famiglie e professionisti, cercano abitazioni efficienti dal punto di vista energetico, dotate di spazi esterni, doppi servizi e ambienti flessibili, ideali anche per lo smart working.

Secondo gli operatori locali, tra cui Immobiliare Michelangelo, nota agenzia immobiliare di Modena, la solidità del mercato deriva da un equilibrio unico tra prezzi accessibili e qualità dell’offerta. Gli immobili ristrutturati o di nuova costruzione si vendono con rapidità, spesso in meno di tre mesi, mentre cresce l’interesse per le villette e le soluzioni indipendenti di piccole dimensioni.

Milano: il mercato più competitivo d’Italia

Milano continua a essere il motore del mercato immobiliare nazionale, con una domanda che resta elevata nonostante l’aumento dei tassi e i prezzi medi più alti d’Italia. La città attrae investitori italiani e stranieri grazie alla sua economia diversificata, al polo universitario di eccellenza e ai grandi progetti di rigenerazione urbana che stanno ridisegnando interi quartieri. Zone come Porta Nuova, CityLife e l’area di Scalo Romana rappresentano ormai modelli di sviluppo sostenibile e design contemporaneo, con valori che in alcuni casi superano i 9.000 euro al metro quadro.

Parallelamente, cresce l’interesse per i quartieri emergenti, dove la qualità edilizia si combina a prezzi più accessibili: Nolo, Corvetto e Certosa stanno attirando giovani professionisti e investitori alla ricerca di buoni rendimenti. Nonostante i costi elevati, Milano mantiene tempi medi di vendita inferiori ai tre mesi, un dato che testimonia l’altissimo grado di liquidità del mercato.

Gli affitti restano in tensione: la domanda supera l’offerta in modo strutturale, e i canoni sono cresciuti di oltre il 15% in due anni, spinti da studenti, lavoratori temporanei e la presenza sempre maggiore di manager internazionali. Milano conferma, così, il proprio ruolo di piazza più dinamica e competitiva del Paese, dove l’investimento immobiliare resta una scelta solida, seppur selettiva e sempre più orientata verso immobili di qualità certificata.