È stata rubata la statua della Madonna nella cappella rurale dedicata alla Beata Vergine Maria in via Monti dell’Ara a Maccarese, situata tra i centri abitativi n. 39 e 40. Lo stesso episodio era accaduto presso la chiesa di Palidoro, dove la settimana scorsa era stata sottratta un’altra immagine della Madonna. La scoperta è stata fatta questa mattina. Un gesto che ferisce la comunità di Maccarese e tutta la diocesi di Porto-Santa Rufina nell’affetto e nella devozione verso Maria, portatrice di pace e amore.

Come per l’altra anche questa statua non era di particolare pregio artistico, ma di immenso valore affettivo per le donne e gli uomini che qui hanno iniziato a costruire il loro futuro negli anni Cinquanta, quando arrivando da tante parti d’Italia recuperavano la terra al lavoro agricolo. Eressero questa cappella che si trova in via dei Monti dell’ara «a custodia delle famiglie», come ricorda la targa datata anno 1958. Oggi la piccola cappella si trova in una proprietà privata e continua ad essere preziosa memoria della devozione e della fede delle nostre madri e dei nostri padri.

È forse l’assenza di questa consapevolezza e la svalutazione di tutto quanto rende una comunità buona, solidale e pacifica ad aver motivato il gesto grave e vile, causa di profonda amarezza per l’intera Chiesa diocesana che lo condanna con fermezza.

In riparazione dell’offesa alla Madre di Dio e in preghiera per la conversione dei cuori degli autori del misfatto, il vescovo Gianrico Ruzza celebrerà una Messa nel Santuario di Santa Maria della visitazione a Santa Marinella alle 10.00 del 31 maggio.

Fonte: Ufficio comunicazioni sociali Diocesi di Porto-Santa Rufina

Statua della Madonna sottratta a Maccarese (©Fregenenonline.com – tutti i diitti riservati)