Anzi lo rende sempre più un simbolo, a giudicare dalla folla che ieri ha partecipato alla cerimonia di commemorazione, suddivisa in tre diversi momenti. Prima la deposizione di una la corona d’alloro alle 9.00 in piazza San Filippo e Giacomo a Palidoro, poi alle 9.30 in piazza Salvo D’Acquisto a Passoscuro, quindi il culmine alle 16.00 presso la torre di Palidoro, là dove una stele ricorda il punto esatto dove avvenne la fucilazione del giovane, all’epoca appena 23enne. Grande lo spiegamento di militari in alta uniforme, presenti i vertici dell’Arma insieme a ufficiali di tutte le forze dell’ordine, autorità civili e religiose e una folta rappresentanza di esponenti politici. A partire dal ministro della Difesa, Ignazio La Russa, accompagnato nell’occasione dai suoi predecessori, l’onorevole Antonio Martino e Arturo Parisi, dall’ex prefetto di Roma, Achille Serra, e dal suo attuale successore, Carlo Mosca. <<Sono onorato di prendere parte a questa cerimonia – ha detto il ministro La Russa – a 65 anni dal suo gesto eroico la figura di Salvo D’Acquisto continua ad occupare un posto particolare nel cuore degli italiani, splendido esempio di abnegazione che contraddistingue l’arma dei Carabinieri>>. Presente alla cerimonia, il sindaco di Fiumicino, Mario Canapini, ha dichiarato: <<Il sacrificio del vice brigadiere Salvo D’Acquisto è la testimonianza concreta dell’amore verso il prossimo e dell’abnegazione dei nostri Carabinieri ancora oggi presente nella stessa Arma. Il duro lavoro di prevenzione e di lotta nei confronti della criminalità che svolgono i Carabinieri e tutti gli uomini addetti alla nostra sicurezza non sempre riceve il giusto riconoscimento. Voglio quindi ringraziare tutti gli uomini delle Forze dell’Ordine che con risorse umane ridotte ed i pochi mezzi a disposizione continuano a lavorare imperterriti, rischiando la loro vita ogni giorno, per proteggere tutti i cittadini>>.