
Torna, domenica 14 settembre alle ore 18:00, “Scrittoridabere e Musicadassaggiare”un percorso di letteratura, musica ed eccellenze enogastronomiche che approda nell’antica cantina del Castello di Torre in Pietra, Piazza Torre in Pietra 247, nel comune di Fiumicino. L’iniziativa è realizzata dal MIC– Music International Compound, presidente Daniela Brancati, direttore Artistico Carlo Capria e coordinamento Loredana Gelli. L’associazione, molto attiva nell’utilizzo originale e inclusivo della musica nei vari ambiti della creatività umana, prosegue con successo il suo tour alla scoperta delle ville, degli antichi castelli e delle più prestigiose location di Fiumicino.
Il progetto è finanziato dalla Regione Lazio e si svolge in collaborazione con il Comune di Fiumicino, le Pro Loco, le associazioni sociali, i produttori e le aziende del territorio. Simbolo visivo della iniziativa è il bellissimo acquarello realizzato dal giornalista e vignettista Franco Bevilacqua che reinterpreta, con i suoi tratti suggestivi, la magica atmosfera di questo luogo.
Una dimora storica che riserva sorprese affascinanti. il Castello di Torre in Pietra, circondato dai boschi della campagna romana, custodisce pregiate sale affrescate da Pier Leone Ghezzi chiamato dai principi Falconieri, la famiglia più ricca della Roma barocca, a decorare il piano nobile mentre, nel salone principale, sono i fasti della famiglia e la visita al castello del Papa Benedetto XIII a incantare il visitatore. Nella prima metà dell’Ottocento i Falconieri si estinguono e Torre in Pietra conosce un’epoca di abbandono fino a quando nel 1926 diviene proprietà del Senatore Luigi Albertini. Luigi Albertini, costretto a lasciare il Corriere della Sera perché in conflitto con il fascismo, investe gran parte della liquidazione della sua quota di proprietà del quotidiano milanese nell’acquisto della tenuta di Torre in Pietra e nella sua trasformazione in azienda agricola modello. Il risanamento della zona, inizialmente paludosa, malarica e pressoché abbandonata richiede notevoli investimenti dando dimora e occupazione a centinaia di salariati provenienti soprattutto dalle zone depresse della Lombardia e del Veneto. La moderna Torre in Pietra si specializza soprattutto per l’allevamento di bovine da latte. Albertini provvede anche a costruire nuovi centri agricoli e a restaurare il castello, chiamando i maggiori architetti dell’epoca come Pier Luigi Nervi e Michele Busiri Vici, facendo dell’antico borgo di Torre in Pietra la sede di abitazioni per i dipendenti, di attività produttive (la cantina e la stalla) e di servizio all’azienda (officina, selleria, falegnameria). La Cantina, in particolare, è stata realizzata nel 1635 scavando nella collina di tufo retrostante il Castello. Negli stessi locali si utilizzano serbatoi di acciaio per le fermentazioni, vasche in cemento per l’affinamento sulle fecce fini e carati in legno per l’affinamento dei vini più importanti.
Il format Scrittoridabere e Musicadassaggiare, collaudato nel 2006 nella Corte del Castello Aldobrandesco di Arcidosso a Grosseto, è ideato dalla giornalista e scrittrice Daniela Brancati a cui è affidato il compito di intrecciare i linguaggi della musica e della letteratura, anche quella più curiosa e insolita. Alle ore 18:00, con le incursioni musicali del duo Sunday Domenica Di Sanzo e Paolo Arcuri, Daniela guiderà il pubblico nella scoperta dei temi legati ai libri degli autori protagonisti della serata: Simonetta Bisi, autrice del saggio ‘L’eclissi del pensiero critico ’ Bordeaux Editore; Franco Cardini con il suo ultimo lavoro ‘I confini della storia’ edito da Laterza; Elysa Fazzino che ha scritto “Videogioco” inserito nell’antologia M25, Racconti da un altro domani sul tema ‘viaggio in metropolitana’, edizioni Prova d’Autore e Giulio Tremonti con ‘Guerra o Pace’ il suo ultimo saggio scritto per Solferino Editore.
Simonetta Bisi ha svolto l’intera carriera accademica presso la Sapienza Università di Roma, nella Facoltà di Scienze Statistiche, come professore associato. È stata anche docente di Sociologia presso l’Università Lumsa. La sua produzione scientifica ha spaziato tra criminologia, giovani, genere e potere, attraverso articoli, monografie e curatele. Ha redatto testi per la rivista statunitense Business Week e collaborato con istituzioni scientifiche come la Fondazione Cesar (gruppo Unipol) e la Fondazione San Pio V. Attualmente scrive articoli per alcuni blog ed è redattrice per La critica sociologica. Il suo ultimo libro, Eclissi del pensiero critico, è un viaggio lucido e appassionato nelle contraddizioni del nostro presente. Un intreccio di pensieri e visioni, tra filosofia e attualità, sociologia e immaginari digitali, che interroga con sguardo nuovo parole che credevamo familiari: democrazia, libertà, identità, tecnologia.
Franco Cardini è professore emerito nell’Istituto di Scienze Umane e Sociali/SNS, Directeur d’Études nell’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, Fellow della Harvard University e membro del consiglio scientifico della Scuola Superiore di Scienze Storiche dell’Università degli Studi di San Marino. Tra le sue pubblicazioni per Laterza: Europa e Islam. Storia di un malinteso; Il Turco a Vienna. Storia del grande assedio del 1683; L’ipocrisia dell’Occidente. Il Califfo, il terrore e la storia; La Congiura. Potere e vendetta nella Firenze dei Medici(con Barbara Frale);L’avventura di un povero cavaliere del Cristo. Frate Francesco, Dante, madonna Povertà. IL suo ultimo lavoro I confini della storia (intervista dello storico e giornalista Sergio Valzania) scopriamo le tante dimensioni della storia e la memoria ingannatrice, la crisi del luminoso mondo medievale e l’ingresso in una modernità senza limiti, gli intrecci tra Oriente e Occidente, il legame con Firenze e tante altre città del mondo, i maestri e i compagni di strada, la politica tra nuove e vecchie identità, la tensione tra fede e ricerca della verità: muovendosi ai confini della storia, Franco Cardini rimette in questione molte convinzioni diffuse sul passato e sul presente.
Elysa Fazzino ha lavorato come giornalista a Washington, Bruxelles e Roma, occupandosi di politica estera, economia e cronaca per quotidiani, agenzie, radio e per l’informazione online. Dopo gli inizi a Il Corriere di Pavia e a Radio Londra della BBC, ha scritto per Il Secolo XIX, Italia Oggi, L’Indipendente, Il Sole 24 Ore. Ha pubblicato uno studio sulla stampa britannica nel saggio Cultura e politica nell’esperienza di Aldo Moro (Giuffrè, 1982). È autrice di Washington dal Cielo (White Star, 2003). Il suo primo romanzo Le tre amiche (Il Seme Bianco, 2018) ha vinto il 1° premio ex aequo Narrativa dell’edizione 2018 del Premio di scrittura femminile “Il Paese delle Donne” e “Donna e Poesia” e nel 2019 è stato riedito da Emersioni con il nuovo titolo Sotto il corniolo. Il suo racconto Videogioco, uno dei 25 inseriti nella raccolta ‘M25, Racconti da un altro domani’, trae spunto dal Subway Surfers, il videogioco con cui il protagonista del libro, un infermiere, si carica di adrenalina sulla metro A di Roma nel tragitto per arrivare all’ospedale dove lavora. Una mattina interviene in una rissa e si ritrova a inseguire l’aggressore. Corre e sfreccia per tunnel e binari come Jake, lo street artist del videogioco, con la differenza che la sua corsa finirà.
Giulio Tremonti, oltre a essere Presidente della Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei Deputati, è membro del Parlamento italiano dal 1994, è stato Ministro delle Finanze, Ministro dell’Economia e delle Finanze, Vicepresidente della Camera dei Deputati, Vicepresidente del Consiglio dei Ministri. Dal 1984 pubblica i suoi articoli sul Corriere della Sera. È condirettore della “Rivista di diritto finanziario e scienza delle finanze”. Avvocato patrocinante in Corte di Cassazione, è senior partner dello Studio legale Tremonti Romagnoli Piccardi e Associati. Nel suo libro “Guerra o Pace” l’autore, con una spiazzante lettura politica ed economica, spiega quanto sia unico il momento che stiamo attraversando e illustra con lucidità la posta in gioco per l’Occidente e per l’Europa. Nel Cinquecento si verificarono quattro eventi rivoluzionari: la scoperta dell’America; l’invenzione della stampa; l’invasione musulmana ai confini d’Europa e il primo disordine finanziario globale. L’asse geopolitico dell’Europa si spostò dall’area mediterranea a quella atlantica. Era il Mundus furiosus, come fu definito. Dopo aver voluto e fatto la globalizzazione, oggi troppi dei nostri «statisti» attoniti si muovono su questo scenario come «turisti della storia».
L’incontro con gli autori prosegue con Quattro passi fra i ricordi di Fregene”, uno spazio dedicato al luogo più amato dai registi e dagli scrittori del quale ci parlerà, tra aneddoti e storia, Dario Salvatori.
Alle ore 19:00 riflettori puntati sui protagonisti del gusto che presenteranno i prodotti che saranno degustati in questa serata: l’Azienda Agricola Biologica Caramadre che fornirà il melone gialletto e le materie prime di una supergustosa insalata biologica autunnale; Biolà, marchio della Eredi di Giovanni Brandizzi, società agricola che da oltre tre generazioni produce latte e formaggi rigorosamente biologici che proporrà agli ospiti una selezione dei suoi formaggi stagionati come il cacio crudo e freschi come la ricotta e la mozzarella. Perfetti gli abbinamenti della Cantina del Castello di Torre in Pietra che ci farà degustare lo Spumante Rosato Brut, il Vermentino IGT Lazio 2024 e il Roma Rosso Doc 2023. E, per gli amanti della birra, le degustazioni artigianali dei mastri birrai del Birrificio Agricolo Podere 676 e del Birrificio Primo. Non mancherà il croccante pane locale e l’olio prodotto dall’Azienda Agricola Pagliaccetto, mentre l’Azienda agricola Fratelli Schiavetti, da cui provengono le mandorle in degustazione, fornirà i cocomeri e i meloni bio che saranno utilizzati dal Bar Pasticceria Pontoni per produrre squisiti gelati alla frutta tra i quali anche quello a base di limone, zenzero, menta romana mantecati con acqua di mare e un nuovissimo gusto alle carote di Maccarese e timo limonato. Imperdibili anche i gelati alla crema, ricotta e fiordilatte che i maestri gelatai Stefano Pontoni e Franca Bugi realizzano in modo totalmente artigianale e con addensanti naturali come la farina di carrube. Tutte eccellenze imprenditoriali che hanno alle spalle una grande storia sul territorio e che sapranno aggiungere alla stupenda location e allo spessore dell’intrattenimento la piacevolezza dei sapori della campagna romana.
