
La mattina del 19 agosto il Signore ha chiamato a Se Graziano Motta, aveva 96 anni. Venerdì alle 10.30 ci saranno i funerali presso la chiesa parrocchiale della Assunzione della Beata Vergine Maria a Fregene.
“Dio sa quanto ci sarebbe ancora bisogno di persone come lui, viaggiatori del mondo con il cuore spalancato, capaci di meraviglia, competenti, curiosi dell’unica curiosità che conta: l’umanità e il suo mistero”, scriveva Roberto Fontolan nella prefazione dell’ultimo libro di Graziano Motta “Verità e beffe del secolo passato”.
Da tanti anni residente a Fregene, ha iniziato giovanissimo la carriera di giornalista. A 24 anni, arriva a Milano dalla Sala Stampa nazionale di Roma chiamato da monsignor Ernesto Pisoni a far parte, dal 1° agosto 1953, della redazione del quotidiano cattolico “L’Italia”. Il mese successivo viene inserito dal professor Sergio Pugliese, direttore generale della Rai, nella nascente Tv per avviare l’informazione dei programmi televisivi. Dove ha lavorato tutti i giorni, sempre impegnato anche nel quotidiano cattolico, per quasi un decennio.
Responsabile della comunicazione dell’Anno Paolino, strettissimo collaboratore del cardinale Andrea di Montezemolo. Prima di Benedetto XVI nel 2010, promotore del Sinodo dei Vescovi del Medio Oriente, nessun giornalista era stato chiamato da un papa a partecipare a questa assise come esperto, una grande gratificazione e un onore per Motta.
Uomo di profonda fede, è stato testimone di tanti storici eventi e ha seguito per anni le vicende legate a Gerusalemme e all’ebraismo, di cui ha dato testimonianza prima per l’Ansa e poi per la stampa cattolica, Osservatore Romano, Avvenire e soprattutto Radio Vaticana.
Negli ultimi tempi aveva confidato agli amici di essere “pronto ad andare incontro al Signore”. Amava molto Fregene e spesso chiamava la nostra redazione per segnalare alcuni problemi, suggerire soluzioni ma anche per evidenziare pregi, qualità della località e della comunità. Ci mancherà la sua voce tuonante e i suoi consigli, ciao Graziano, riposa in pace.