È morto il daino investito ieri sera in via della Veneziana. L’animale è stato soppresso questa mattina al Centro di Recupero della Lipu di Roma, la radiografia ha evidenziato quello che si temeva, aveva delle vertebre rotte a causa dell’urto contro l’auto.

Polemiche anche per la catena dei soccorsi, nonostante le decine di telefonate fatte dalla Polizia locale non si è trovato nessun ente preposto disponibile. Alla fine sono arrivate due volontarie dell’associazione Protezione Animali Fiumicino (Paf) che a loro rischio e pericolo se lo sono caricato di peso sull’auto, prima trasportandolo nel loro centro e questa mattina alla Lipu di Roma, dove ha finito di soffrire.


“Povero piccolino dagli occhi di una dolcezza unica – ha commentato una delle volontarie della Protezione Animali Fiumicino che ha eseguito il video sopra – Un Comune che si presenta virtuoso nei confronti degli animali, avendo una fauna selvatica così numerosa, forse dovrebbe organizzarsi per un primo soccorso visto e considerato quanti ne stanno investendo in questo periodo”.

Perché I Veterinari della Asl nel caso di fauna selvatica possono rifiutarsi di eseguire l’intervento di assistenza, previsto invece per animali domestici. “È stato fatto soffrire e tanto inutilmente – commentano alla Lipu – bisognava intervenire sul posto e una volta constata la situazione sopprimerlo immediatamente”.

Chiusura del secondo varco

La mattanza dei daini continua con rischi sempre maggiori anche per le persone. Nel pomeriggio di oggi alcuni operai stanno chiudendo il secondo varco, così come chiesto dall’Amministrazione comunale. Un dietrofront rispetto al piano iniziale concordato con Maccarese, Wwf, Polizia Locale e tecnici, che prevedeva di alzare a 2 metri la rete e di lasciare due varchi larghi 20 metri ciascuno protetti dai dossi.

Di sicuro gli incidenti non si fermeranno, ormai i daini sono troppo numerosi, catture e trasferimenti sembrano l’unica opzione, prima che su quella strada ci scappi il morto, questa volta non a quattro zampe.