L’ultima follia alla spiaggia libera tra Fregene e Focene, sempre più terra di nessuno. Ieri pomeriggio alcune persone hanno pensato bene di accendere un fuoco dietro alla duna in mezzo alla macchia mediterranea. Con il rischio di mandare in fumo tutta l’Oasi, mezza Fregene e Focene, senza che nessuno intervenisse per fermarli. In un sito di interesse comunitario, Sic, in violazione di ogni regola.

Del resto tutta quella spiaggia regna l’arbitrio, tra pescatori che aprono il canale a mano con le pale per farci il loro parco giochi per la pesca dei cefali, inquinando tutto il mare tra Fregene e Maccarese. Cacciatori di granchi blu che di notte arrivano pasturando con frattaglie di pollo  lo stagno e lasciando montagne di rifiuti nei loro bivacchi.

Auto abbandonate accanto alla duna, accampamenti improvvisati con tende e camper, un tratto di costa che, per bellezza e biodiversità, meriterebbe rispetto, tutela, promozione e che potrebbe essere una delle spiagge più belle del litorale romano. E che invece è abbandonata a se stessa, simbolo di degrado, abusivismo e illegalità diffusa.