Ho parlato più volte del “Valore strategico dello Sport” sullo stato di salute e benessere della popolazione, ma vale la pena ripetersi soprattutto in un momento in cui l’emergenza sanitaria impone riflessioni ulteriori. Nutro forti dubbi sul fatto che gli esperti chiamati a decidere conoscano questo mondo a 360 gradi.

Sport non è solo andare a correre sul lungomare o fare la passeggiata nel parco, sport non è solo agonismo o serie A di calcio. SPORT è salute a tutto tondo, è terapia salvavita per molte patologie, è prevenzione che permette di non incorrere o non con lo stesso impatto in alcune problematiche o  evitare farmaci e cure mediche che tamponano gli effetti ma non attenuano le cause.

Non tutti hanno la corsa nelle prescrizioni. Una persona anziana ha l’opportunità di fortificare il sistema muscolo scheletrico lavorando con macchinari e pesi, una persona affetta da sindrome metabolica può scongiurare o allontanare il rischio del diabete con un allenamento costante volto al controllo del peso, tante persone ipertese con l’allenamento riportano i valori nella norma evitando l’assunzione di farmaci, i ragazzi affetti da anomalie della colonna possono, durante la crescita modificarne notevolmente le curve riacquistando una postura corretta, così come la correzione della postura è fondamentale per chi è affetto da patologie articolari di varia natura a seguito di traumi, età o conformazione.

I cardiopatici possono tenere sotto controllo il loro stato di salute con allenamenti cardio respiratori bilanciati e sotto la guida di professionisti, una donna in stato di gravidanza con protocolli  leggeri e strutturati riesce a tenere sotto controllo il peso e gli sbalzi glicemici tipici della gravidanza.

Lo sport aiuta a tenere in equilibrio la psiche, stimola la produzione di sostanze importantissime che influiscono sull’umore e spesso tengono lontane patologie connesse. Lo sport è ricco di professionisti che si prendono cura della salute, che lavorano alla prevenzione e questo è l’aspetto cruciale di un settore che troppo spesso viene sottovalutato. Lo sport non è solo la partita di serie A per la quale in tanti si preoccupano ..

Lo sport è sacrificio, costanza e impegno per l’ottenimento e la conservazione di risultati che talvolta sfociano nell’agonismo diventando professione, ma molto più in generale sfociano semplicemente in un miglioramento della qualità della vita. Non a caso il ministero preposto si chiama SPORT E SALUTE

Un connubio indissolubile che in piena emergenza sanitaria avrebbe dovuto rappresentare un punto di forza e invece si è pensato bene di scindere attribuendo al primo la connotazione di pericolo anziché di terapia.

Una nuotata al mare, una sessione di surf o kite o windsurf in una località di mare, un giro in bici, una partita a tennis, beach tennis  o Paddle ma anche una sessione di allenamento in palestre quotidianamente sanificate e con ingressi contingentati, con ricambi d’aria continui possono essere considerati per la salute un rischio tale da essere subordinati al cibo da asporto? O non sono forse una straordinaria opportunità e una fonte di enorme risparmio per una sanità che è stata già messa a dura prova? Mi batterò per questo e dovremmo farlo tutti a costo di rimanere inascoltati.

Il mondo dello  sport è stato il primo  che con grande senso di responsabilità si è fermato di fronte all’emergenza, il primo a mettersi a disposizione delle persone anche a distanza  in maniera gratuita per non spezzare quel legame di fiducia vitale e per non vanificare almeno parte dei percorsi fatti, ma può essere considerato l’ultima ruota del carro solo da coloro che non ne conoscono o non ne hanno mai  capito il valore

Rivolgo  un appello a tutti coloro che siedono ai tavoli di gestione della crisi e sono chiamati ad operare delle scelte affinché l’analisi di questi aspetti possa ricevere la considerazione che merita, questo al netto della situazione economica drammatica che stanno affrontando società ed associazioni sportive, le cui opportunità di ripartenza divengono ogni giorno più difficili.

Ho chiesto al presidente della Commissione comunale allo Sport Ciro Sannino di convocare una riunione per valutare la possibilità di attenuare i limiti applicativi del decreto in relazione alla particolarità del nostro territorio, della sua vocazione sportiva e della grande presenza di spiagge.

Paola Meloni, consigliere comunale