“Ci è sempre piaciuto vivere in un posto di mare, rimanendo però legati a Roma. Venivamo spesso a Fregene da turisti e abbiano notato la qualità elevata della vita di questo posto e la sua centralità con la Capitale”. È nato così il rapporto tra Stefano Discreti e Fregene. Nato nel 1977 nella periferia romana narrata da Pasolini, grazie alla passione calcistica tramandatagli da suo papà è cresciuto a “pane e Juventus” con il mito di Platini. E proprio l’amore verso i colori bianconeri lo hanno portato ad essere uno dei punti di riferimento dei tifosi juventini a Roma. E non solo. È autore, scrittore, opinionista e conduttore radiotelevisivo. Grandissima passione per la radio “Tutti pazzi per la Juve”, “L’Università del Calcio”, “Tutti pazzi per il calcio”, opinionista tv in molti programmi noti, fra cui “Controcampo”, “Quelli che il calcio”, “La giostra dei gol”, “Uno Mattina”, “TgCom24”, “SportMediaset”, “Sky Cielo” e “SkySport24”, per citarne qualcuno. “Nella vita il mio lavoro principale è nel settore finanziario di uno studio pubblicitario di moda e alto lusso – dice Stefano – ma nel (poco) tempo libero cerco sempre di ritagliarmi spazio per scrivere libri, sceneggiature, soggetti. Il mio prossimo obiettivo è quello di scrivere il mio primo romanzo”. Intanto però si è già fatto strada nella popolarità editoriale con diversi libri. L’ultimo a uscire nelle librerie è stato “Higuain. Un giorno all’improvviso”. Che segue “Montero, l’ultimo guerriero”(2010), “Antonio Conte, l’ultimo gladiatore” (2011), “5 maggio 2002… e ancora godo” (2012), “Gli anni del Re. La Juve di Michel Platini” (2013), “Tutti pazzi per Pogba” (2014), “Dybala. Nel nome del padre” (2015). “A sviluppare questa mia passione per la scrittura è stata la potenza della rete – spiega Stefano – tanto da esser diventato anche un blog influencer. La vera molla è scattata con la retrocessione della Juventus in Serie B, che ha scatenato in me voglia di ribellione”. Pochi giorni fa, come se non bastasse, Discreti ha pubblicato un altro libro, “Figumaniac. Storie che si attaccano al cuore”, raccolta di racconti di calcio a firma di registi, attori e sceneggiatori. Progetto editoriale che sostiene Emergency. Intanto nel suo cuore sta entrando sempre di più Fregene. “Questa località andrebbe fatta vivere ogni momento dell’anno, non solo a luglio – riflette Stefano – magari sfruttando anche le eccellenze che vivono qui, come ad esempio registi, cantanti e comici. Poi ho notato con grande dispiacere che non c’è un grande spirito di collettività e pochissimi sono i punti di incontro soprattutto per i giovani. Un vero peccato. Ecco, se Fregene crescesse da questo punto di vista tornerebbe a splendere come merita. Però dopo oltre un anno che mi sono trasferito qui con la mia famiglia posso dire che mi ci trovo davvero bene, anche per quanto riguarda lo spostamento a Roma con i mezzi pubblici (soprattutto il treno) fatta eccezione per il trasporto pubblico locale che lascia a desiderare. Per il futuro? Mi piacerebbe intanto vedere il collegamento ciclabile da Fregene fino alla stazione ferroviaria di Maccarese, con tanto di rastrelliere per le bici al servizio dei ciclisti-pendolari, protette da videosorveglianza. È un territorio importante che merita di crescere. Se servono nuove idee non mi tiro indietro”.

 

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