La politica, spesso, sembra avere memoria corta. Quando si è all’opposizione, si tende a criticare l’operato di chi governa, affermando di avere soluzioni migliori all’incapacità percepita. Nell’estate del 2020, l’allora amministrazione di centrosinistra a Fiumicino, emanò un’ordinanza per vietare concerti e discoteche all’aperto dopo le 21.30. Ciò era finalizzato a mitigare le difficoltà legate alla stagione del Covid-19, a evitare assembramenti, pur senza limitare eccessivamente la libertà di movimento delle persone, nel rispetto dei vari Dpcm in vigore.
Oggi, il centro-destra al governo di Fiumicino – da ormai due anni – di fronte ai disordini di traffico registrati durante le festività del 25 aprile e del primo maggio, ha emesso un’ordinanza di 30 giorni che impone lo stop agli eventi musicali e danzanti presso chioschi e stabilimenti balneari. Sorge quindi una domanda: non erano pronti ad amministrare il territorio? Quale piano hanno per affrontare la stagione estiva in una zona solitamente molto frequentata e cruciale per l’economia locale? E cosa accadrà dopo il 2 giugno?
Questa situazione sembra dimostrare che, talvolta, quando si è all’opposizione e si sceglie la via della demagogia, prima o poi emergono le contraddizioni. Il governo di centro-destra e il sindaco Baccini appaiono, dopo due anni, ancora inopportuni e impreparati ad amministrare in modo efficace un territorio come quello di Fiumicino. È evidente che la bacchetta magica non ce l’avevamo noi come non ce l’hanno loro. La differenza? L’onestà intellettuale è il rispetto per i nostri concittadini. Bene hanno fatto i gruppi di opposizione a sollevare questa problematica.
Michela Califano, consigliera regionale Pd Lazio e segretaria Pd Fiumicino