Gara sentita e partecipata che sarà anche da filtro per la convocazione nella squadra Nazionale. Massimiliano e Pasquale si sono aggiudicati l’oro e la somma del medagliere Olimpico ha fatto attribuire alla società la coppa del primo posto nella categoria senior maschile. Senza peccare di presunzione si può dire che anche questo risultato è una conferma delle capacità di questi Atleti che, allenandosi con costanza e serietà portano ormai da decenni il nome della società ai vertici delle classifiche, come molti miei Atleti hanno fatto in precedenza. Quindi non una punta di diamante ma molti diamanti che, di anno in anno, si passano il testimone. Meno bene è andato Riccardo che risultava tra i primi nella prima prova ma poi, buggerato da una emozione che non ha saputo controllare, ha fatto 2 errori e non ha avuto accesso alla finale. Resta comunque il fatto che anche Riccardo ha grandi possibilità e piano piano si toglierà anche lui la soddisfazione di salire sul gradino più alto del podio Italiano e…chissà…mirare anche a quello Internazionale. Intanto, insieme a Massimiliano, è un mio grande collaboratore e di questo gli sono davvero grato ad entrambi. Massimiliano, come già detto, è una conferma che da anni continua a regalarci emozioni non facilmente descrivibili e che suscitano nei giudici ammirazione e stupore per come esprime tecnica pura con la massima serenità e il minimo dispendio energetico. Del resto non si sale sul podio Europeo se non si hanno queste capacità e lui c’è salito ben 2 volte, piazzandosi anche molto bene a livello Mondiale. Tecniche violentissime, alcune sparate in cielo, che dànno la sensazione della forza, dell’efficacia e dell’eleganza che, se fossero portate su un soggetto umano, sarebbero davvero letali. Per fortuna sono soltanto tecniche figurative. Davvero meravigliose e potentissime. Pasquale, dagli amici soprannominato robottino, ha fatto un ottima esibizione pulita, precisa, è sceso in campo apparentemente sereno ma chi, come me, lo controllava da sopra gli spalti ha potuto cogliere la sua tensione appena un po’ mitigata dagli incoraggiamenti della sua graziosissima fidanzata e dagli incitamenti di Riccardo e Massimiliano. Nel pomeriggio la gara è proseguita con il “Torneo dei Campioni”, una innovazione messa in campo, da quest’anno, dalla Federazione Italiana Taekwondo. Praticamente tutti coloro che si sono piazzati sul podio al Campionato Italiano, nei vari gradi di Cintura Nera, si sono scontrati di nuovo per eleggere il migliore atleta assoluto di tutta la gara e, anche qui Massimiliano ha battuto tutti conquistando un’altra medaglia d’oro. Campione Assoluto! Quello che più mi emoziona e mi gratifica di questi giovani, a parte i valori sportivi e i loro risultati, è proprio questa loro capacità innata di saper essere “CAMPIONI” con la massima serenità e senza mai montarsi la testa o perdere, anche nei momenti di massima tensione per una gara come questa o altre, quelle piacevoli voglia di restare uniti e supportasi l’un l’altro. Chi “dice” di volersi allenare, dovrebbe prendere esempio da questi loro quasi coetanei o giovanissimi che, invece, “dicono poco” ma “fanno” di più di chi crede che basti allenarsi una tantum per poter avere queste o altre soddisfazioni. Non è così! E questo vale “anche” per i risultati scolastici! Ora si continua a lavorare e a credere in ciò che si fa per migliorarsi e sperare che il lavoro ripaghi con le giuste gratificazioni, e qui abbiamo da investire su giovanissimi e giovanissime che hanno recepito il messaggio e lavorano alacremente e si aiutano a vicenda per migliorarsi. Si lavorerà, senza tralasciare nessuno, ma soprattutto con chi si impegna, lavora, suda e non si scoraggia alla prima sconfitta. Cari genitori nell’augurarvi buone feste e un sereno e felice anno nuovo, lasciatemi fare una esortazione… Qualche volta sappiate anche dire NO! NO al nuovo telefonino, al tablet, all’ipod, ecc… No alle ore piccole già a 15 anni, non alle perdite di tempo, no allo svago se non è meritato, no a tutto ciò che non serve per la migliore crescita di questi “nostri” giovani che si ritrovano in un paese che non garantisce nulla a nessuno, figuriamoci a chi si diploma o laurea ma è un asino e uno svogliato. Non fategli frequentare poveri negletti incapaci e presuntuosi che credono gli sia tutto dovuto, ma non fanno nulla ne per se ne per gli altri per cambiare questa situazione, anzi ci sguazzano dentro. Sapete come la penso e sapete anche che vi ho sempre detto che NON voglio essere complice della cattiva formazione dei giovani quindi, da me e con me ci sarà sempre molto affetto ma anche molta serietà e severità quando occorre.

Enrico Grisoli