I bollettini per il pagamento della 3° e 4° rata della Tari 2020 stanno arrivando in questi giorni. Alcuni erano già nelle cassette della posta dei contribuenti la settimana scorsa, altri sono arrivati in concomitanza o dopo la scadenza ufficiale della 3° rata prevista per il 15 novembre.
Comprensibile la preoccupazione dei cittadini, che protestano e temono di doversi fare carico di ulteriori spese per interessi di mora dovuti al ritardato pagamento delle tasse.

Abbiamo verificato con Fiumicino Tributi che il pericolo di sanzioni di mora per il ritardo nel pagamento di qualche giorno è assolutamente da escludere. I bollettini inviati, infatti, sono da ritenersi semplici avvisi e non ingiunzioni di pagamento, tanto che sono spediti tramite posta ordinaria. Il ritardo nel pagamento di qualche giorno non sarà quindi passibile di sanzioni.

“Il ritardo nella spedizione dei bollettini Tari – spiega Antonio Quadrini, presidente di Fiumicino Tributi – non è dovuto a incuria o inefficienza. A causa della pandemia Covid-19, quest’anno sono state spostate in avanti le scadenze, in particolare per poter chiedere le riduzioni della tassa a favore di categorie svantaggiate, come anziani e disabili, affinché quindi tutti potessero beneficiarne. Abbiamo poi provveduto alle dovute verifiche per le oltre 2mila domande ricevute e infine proceduto alla bollettazione e spedizione”.

Sicuramente l’emergenza Covid-19 ha avuto impatto negativo anche sui tempi di consegna da parte di Poste, andando ad amplificare il ritardo e causando agitazione tra i contribuenti.

“Generalmente fino a due mesi di ritardo – spiega Quadrini – non si procede all’accertamento formale, che scatta dopo vari mesi e viene comunicato al contribuente tramite lettera raccomandata. In ogni caso, l’interesse legale richiesto per il pagamento in ritardo è di circa l’1% su base annua. Abbiamo calcolato che in media dopo un mese scatta una sanzione di 10 euro, ma quelle inferiori a 12 euro non si applicano. Mi sento di tranquillizzare i cittadini – conclude Quadrini – sul fatto che possono serenamente pagare i bollettini Tari con qualche giorno di ritardo senza rischiare multe”.

In tempo di coronavirus siamo tutti più clementi, anche gli esattori delle tasse.