Il treno è quindi ripartito col capotreno di sentinella, che è riuscito a socchiudere gli sportelli e si è messo a fare da scudo umano per controllare che nessuno si avvicinasse troppo (impresa non molto facile, visto il sovraffollamento…), consentendo così di arrivare a Roma con “solo” un quarto d’ora di ritardo (su una percorrenza di 50 minuti). Il treno in questione è un’ ALe801 di trentacinque anni fa; ora, se si vuole mettere in linea materiale di quest’età, è necessaria una manutenzione di un livello che ormai non è più stato svolto. Infatti, già i fondi pubblici per il trasporto locale sono sempre stati ridotti, e poi, Trenitalia, negli anni scorsi, per forzare la politica a concedere Contratti di servizio a lungo termine, ha lesinato il lesinabile ed anche di più. Oggi si parla con insistenza di nuovi tagli al trasporto regionale: forse, come pendolari, più che fare lo sciopero del biglietto come qualcuno minaccia, dovremmo fare lo sciopero dei treni, ed arrivare per una settimana in città tutti in macchina… allora sì che se en vedrebbero delle belle… (Andrea Ricci, Comitato Pendolari Maccarese-Palidoro).