Il percorso di educazione ambientale delle classi prime e seconde delle sezioni I ed L della scuola media di Fregene con adozione finale del varco accanto al Pellicano

La sensibilità al tema ecologico deve necessariamente riguardare anche le nuove generazioni, chiamate spesso a riparare ai danni ambientali perpetrati negli ultimi decenni. Sembra questo il fondamento del progetto “Un mare da amare”, realizzato durante l’anno scolastico che si sta per concludere dalle classi prime e seconde delle sezioni I ed L della scuola media di Fregene, grazie alla collaborazione di diversi insegnanti: Rossella Farinelli, Silvia Roia, Laura Romano, con il coordinamento di Donatella Miolo.

Un vero e proprio percorso di educazione ambientale con l’obiettivo di far conoscere ai ragazzi le problematiche legate all’inquinamento marino da prodotti plastici e le conseguenze che questo provoca sulla biodiversità dell’ecosistema del mare.

Il progetto è stato articolato in due fasi. Inizialmente le tematiche ecologiche sono state affrontate a livello teorico, con la visione di filmati e lettura di libri legati alle questioni ambientali, con approfondimenti in classe e interviste a cittadini di Fregene sulle problematiche riguardanti le nostre spiagge, soprattutto sul fenomeno dell’erosione marina e sul ritrovamento dei dischetti di plastica sulla spiaggia lo scorso anno.

In un secondo momento si è passati alla fase operativa: ragazzi e docenti hanno effettuato sopralluoghi sulla spiaggia, hanno fatto una rilevazione dei varchi esistenti per l’accesso agli arenili e delle loro condizioni. Un lavoro preparatorio che ha portato alla decisione di “adottare” uno dei 3 varchi , quello vicino allo stabilimento “Il Pellicano”. In successive uscite i ragazzi hanno effettuato misurazioni e rilevamenti fotografici del varco, lo hanno ripulito da plastica e rifiuti e si sono presi cura della piccola aiuola all’ingresso dello stesso (le piantine purtroppo sono state rubate poco dopo la loro piantumazione).

“Al di là degli aspetti didattici ‒ ha commentato la professoressa Miolo ‒ ci interessa sensibilizzare gli studenti alla responsabilità individuale sull’ambiente. Per questo abbiamo cercato con loro di identificare piccole soluzioni concrete e quotidiane per contribuire alla tutela del patrimonio ambientale e paesaggistico del nostro territorio”.

Il progetto si è concluso con realizzazione di cartelloni, di lavori multimediali di vario genere e di un video in italiano e in inglese, nel quale i ragazzi hanno sintetizzato la problematica della plastica in mare e il loro percorso conoscitivo per farne partecipi anche le famiglie, i compagni e tutti i cittadini di Fregene.

Ma non finisce qui. L’intento di docenti e ragazzi sarebbe quello di continuare la loro opera di risanamento e abbellimento del varco adottato il prossimo anno, magari studiando anche soluzioni estetiche che possano valorizzare quel piccolo passaggio finora abbandonato all’incuria generale.

Un sentito ringraziamento ai ragazzi, piccoli grandi ecologisti, per il loro impegno a favore della salvaguardia dell’ambiente, ma anche ai docenti che li hanno accompagnati in questo percorso di consapevolezza e sensibilizzazione: davvero un prezioso esercizio di cittadinanza attiva a favore del nostro bel territorio.