Come? Semplice, a parte i trattamenti preventivi che vengono fatti da pochi – inutile allora continuare come dice la Maccarese Spa che possiede da sola 1200 palme – si assiste ora ad un fenomeno ben più grave. Invece di far portare le palme in discarica per incenerirle, così come prescrive la legge per evitarne la diffusione, in tanti si affidano a “giardinieri” senza titoli e senza scrupoli, che per pochi soldi le tagliano e poi le smaltiscono in giro per il territorio: nei cassonetti, nelle strade più nascoste, come dimostra questa foto scattata in via Lingua d’Oca, traversa di via della Muratella. Un andazzo che non si può tollerare e che va contrastato con multe e sanzioni esemplari, previste comunque dal quadro legislativo vigente. Iniziativa non facile, considerata la difficoltà di fare controlli, la gravità dell’azione del parassita che ha colpito tutta la penisola, ma che deve essere tentata. Bisogna prendere provvedimenti immediati se non vogliamo assistere alla distruzione completa e definitiva di un enorme patrimonio ambientale.