“Ciò che differenzia un diritto da un privilegio o una prerogativa è la sua reciprocità. Se come singolo individuo parte della collettività, ho un diritto questo è reciproco per la medesima. Ovvero qualunque altro individuo della collettività ha il medesimo diritto. Questa proprietà dei diritti e’ fondamentale quanto implicita. Un po’ come lo era il patto sociale immaginato da Rousseau; mai scritto se non da lui, ma alla base del concetto di società democratica.
Queste riflessioni sono scaturite occupandomi del problema dello smaltimento dei cartoni. Nella breve esperienza di commerciante mi sono imbattuto nella necessità di dover smaltire discrete quantità di cartoni nei quali mi vengono consegnate le merci dai fornitori.
È parso subito ovvio e necessario armarmi di taglierino, e guanti protettivi, per ridurre i cartoni in fogli di varia dimensione e stivarli ¬ impilati nei cassonetti lungo la via. Così facendo resta ancora posto per ¬ altri utenti portatori del medesimo mio diritto. Spesso ho dovuto rinunciare perché l’intero cassonetto era occupato da due o tre cartoni vuoti.
Giusto interessare il comune circa il problema della raccolta dei rifiuti, mancate levate, stato dei cassonetti, ecc.; Ma un errato utilizzo dei mezzi a disposizione si risolve in un peggioramento del servizio e in una negazione di quella reciprocità dei diritti cui si accennava sopra.
Sempre in tema di utilizzo dei cassonetti vale la pena segnalare un altro fenomeno su cui invito alla riflessione: spesso si vedono i cassonetti con uno dei portelloni bloccato in apertura. Ciò è ottenuto incastrando un ostacolo tra il bordo dello sportello e il cassonetto medesimo. Probabilmente per non fare la fatica in successive azioni di scarico a tenere lo sportello od utilizzare il pedale (ove funzionante) per l’apertura. L’ostacolo così interposto provoca una forzatura sui meccanismi di apertura durante la fase di svuotamento dei cassonetti. Questa forzatura il più delle volte si risolve con la messa fuori servizio del pedale che comanda l’apertura. Per altri come me, può essere solo una seccatura, per persone anziane un grave problema di agibilità. È giusto e sano pretendere un funzionamento efficiente della struttura pubblica ma quest’ultima nulla o poco può contro l’errato o trascurato utilizzo delle risorse che mette a disposizione. Senza scomodare Rousseau pensiamo a ciò che ognuno di noi può fare perché la “Cosa Pubblica” funzioni”.