a loro sarebbe stato informalmente comunicato dell’esistenza di una lista di 400 nominativi che sarebbero prossimi ad esser collocati in regime di mobilità o cassa integrazione dall’ADR. Se fosse vero lascerebbe un velo anomalo sulla vicenda. Considerato il fatto che la società aeroporti di Roma non dovrebbe avere problemi di bilancio per giustificare tale operazione  voglio credere fino all’ultimo che tale tam tam partito tra i dipendenti aeroportuali si possa considerare reale, anche perchè sarebbe per loro un trattamento di difficile interpretazione. Fiumicino – continua Graux – sta pagando sulla propria pelle la trasformazione CAI e ora l’ADR che dovrebbe paventare stabilità e investimento per il futuro, la stessa che ha sempre parallelamente attinto dal lavoro di mamma ALITALIA, quindi deve dimostrare che l’umano timore di perdere il proprio posto di lavoro rimanga solo una favola e per questo auspico un veloce intervento sindacale, e quindi dei stessi lavoratori, e di certo anche delle parti politiche, anche perché da oggi non è più accettabile qualsivoglia taglio occupazionale”.