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L’operazione di abbattimento è iniziata due settimane fa e nel giro di dieci giorni è stato raso al suolo tutto il filare, circa 1,5 km di piante. Non si spiega il motivo di tale intervento e ora c’è da capire chi ha autorizzato l’azzeramento della barriera che fungeva da frangivento. Adesso lo scenario è talmente cambiato che sembra un altro posto, gli alberi non solo sono stati tagliati alla base ma con l’erpice sono state tagliate proprio le redici per impedire qualunque ipotesi di ricrescita. E delle ripercussioni, oltre che paesaggistiche, ci saranno soprattutto dal punto di vista ambientale. “Tutto questo è inspiegabile – fa notare Enrico Mengoni – anche perché ora gli agricoltori andranno incontro a dei seri problemi, visto che non ci sarà più protezione dal vento per le colture, in particolare per le serre che verranno danneggiate dal vento”. Un’opera di tale portata è destinata a non passare inosservata, ma soprattutto agricoltori e cittadini chiedono chiarezza.