In particolare i balneari intendono protestare contro la messa all’asta, prevista dalle normative europee, secondo cui le concessioni demaniali e tutti i servizi, compresi quelli legati alla balneazione, dovrebbero essere affidati attraverso procedure di evidenza pubblica, tanto che per l’Italia, il 5 maggio 2010, è scattata una procedura d’infrazione.
Di avviso diametralmente contrario Angelo Bonelli, Presidente dei Verdi e Capogruppo alla Regione Lazio: “È quanto meno doveroso che i cittadini rispediscano al mittente la protesta dei balneari – dichiara – nel Lazio ed in particolare sul Litorale Romano, si vive una situazione a dir poco insostenibile con un vero e proprio “mare in gabbia”, invaso dal cemento, non visibile ed a pagamento… Nei prossimi giorni organizzeremo, insieme a tutte le associazioni, i comitati e i cittadini che da anni si battono per “il libero accesso al mare”, una carovana della legalità e della trasparenza amministrativa, durante la quale raggiungeremo la sede della Regione Lazio per chiedere che siano rispettate le normative europee e che ci sia un serio impegno contro il mare in gabbia”.