… Può essere però anche l’occasione per destinare una parte delle maggiori risorse incassate direttamente ai Comuni sede di aeroporti”. Canapini fa presente che l’attuale procedura di attribuzione ai Comuni dell’addizionale comunale sui diritti d’imbarco risulta farraginosa e  troppo lenta per garantire ai comuni certezza di risorse finanziarie che – vale la pena di ricordarlo – sarebbero destinate ad interventi di vigilanza, al potenziamento delle misure di sicurezza e a migliorare la dotazione delle infrastrutture aeroportuali che insistono sul territorio comunale. Interventi che gravano invece tutti sui bilanci dei comuni e scontano i vincoli e le forti limitazioni in materia di investimenti del patto di stabilità interno. “Il mio è un invito al Governo – conclude Mario Canapini – a considerare l’ipotesi di attribuire una parte dell’aumento tariffario direttamente ai Comuni sedi di aeroporti, ciò a sostegno e sviluppo dell’interesse generale qual è quello di aumentare gli standard qualitativi e quantitativi dei servizi ai cittadini”.