Si è svolta ieri, presso l’aula consiliare del Comune di Fiumicino, una Commissione Ambiente congiunta alla conferenza dei capigruppo per la presentazione dei piani di caratterizzazione approvati, con prescrizioni integrative, dei siti di Maccarese e Palidoro, contaminati a seguito degli episodi di effrazione sull’oleodotto dell’Eni accaduti a novembre dello scorso anno. Presenti, oltre ai rappresentanti di Eni, al dirigente Iacucci della Città Metropolitana e al Comandante Savarese della Capitaneria di Porto di Roma, anche il presidente del Consiglio Comunale Michela Califano, il Presidente della Commissione Ambiente Massimiliano Chiodi, i consiglieri Erica Antonelli, Angelo Petrillo, Antonio Bonanni, Marco Gaudiello e Maurizio Ferreri, Alfredo Diorio della Protezione civile di Fiumicino e la biologa Pascucci del Comune di Fiumicino.
“Ringrazio per la disponibilità e la partecipazione la Capitaneria di Porto e Città metropolitana”, ha dichiarato la Presidente del Consiglio Califano. “Abbiamo constatato che il piano di caratterizzazione iniziato lo scorso 11 maggio non solo corrisponde ai parametri di legge ma è stato arricchito di alcuni accorgimenti che lo rendono puntuale e preciso. Grande importanza adesso avrà il processo del piano di caratterizzazione ma anche il piano di monitoraggio del biota, ovvero delle specie appartenenti all’ecosistema in oggetto, che dovrà affrancare questo processo. Siamo fiduciosi che tutte le prescrizioni saranno rispettate. Come Amministrazione saremo sempre vigili sulla loro applicazione, fino alla fine del procedimento”.
“Siamo molto contenti del fatto che dai risultati della Conferenza dei servizi e del Piano di Caratterizzazione – ha aggiunto il Presidente Chiodi – è emerso che le disposizioni e le dichiarazioni fatte in Commissione Ambiente siano state tutte trasformate in azioni concrete inserite all’interno del Piano stesso”.
L’esito degli incontri di ieri non ha però soddisfatto l’opposizione in consiglio comunale, come spiegano William De Vecchis e Roberto Merlini. “Meno male che la maggioranza si dice contenta dei piani di caratterizzazione perché noi – dichiarano i consiglieri comunali – fino a quando non salteranno fuori le certificazioni di Arpa Lazio ed Asl Roma D, non è che ce la sentiamo poi così tanto di sbilanciarci. Fare commissioni su commissioni senza che ci sia la parte pubblica a verificare lo stato delle cose rischia di essere un esercizio poco utile. Così come, crediamo, sia poco utile oggi spedire decine di comunicati stampa per tranquillizzare i cittadini se poi chi dovrebbe tutelare la salute pubblica e certificare l’operato delle operazioni di bonifica continua a non presentarsi e dare buca. Noi al posto di questa maggioranza, senza una documentazione di Arpa Lazio e Asl Roma D che certifichino il buon operato delle operazioni, non ci sbrodoleremmo così tanto”.