Il magistrato ha dato il via libera alla riconsegna della bambina alla famiglia, così sempre domani alle 9.30 sarà possibile esporre la salma nella camera mortuaria del cimitero del Verano in una saletta riservata a lei. Lo zio ha consegnato ieri il vestitino migliore della nipote alla Funeral Center di Torrimpietra che si farà carico di tutte le spese funebri, mentre il sindaco ha messo a disposizione un loculo al cimitero di Palidoro. Così come prevede il rito ortodosso, prima ci sarà in famiglia il lavaggio del corpo ad interrompere simbolicamente il legame con la vita. Un filo che è stato tragicamente reciso lunedì scorso quando Giulia è stata investita da un’auto al civico 1665 di via della Muratella, proprio davanti all’ingresso dell’edificio in cui abitano i coniugi romeni, Florentina e Costantinu Timofte.  E dove anche ieri c’è stata una lunga via Crucis di persone nell’angolo dell’incidente. Come il giorno prima, la madre alle 8.00 è uscita di casa ha attraversato la strada ed ha portato alla sua bambina la merenda, un uovo di Pasqua e un kinder bueno, lasciati davanti agli orsacchiotti di peluche. Intorno a tanti nuovi fiori, appoggiata sul palo della luce, è stata messa una cornice con un’altra foto di Giulia. Sul ciglio della strada le sedie sono aumentate per tutte le persone, amici e parenti, che hanno voluto essere presenti al secondo giorno di quella che è ormai una vera e propria veglia funebre.  A stringersi intorno alla coppia sono arrivati ieri pomeriggio anche tutti i colleghi di Florentina che fa la cameriera al ristorante Rubbagalline di Maccarese. Cuochi, pizzaioli, lavapiatti, tutti hanno abbracciato Flore e il marito Costantino. “Sono bravissime persone – commenta Dante Papili, titolare del ristorante – quella bambina se la stringevano tutto il giorno, sembrava un angioletto e le volevano un bene dell’anima. La madre è con noi da tempo, il marito aveva perso il lavoro, con mio fratello stiamo vedendo se riusciamo a trovare anche per lui un impiego”. Grande la solidarietà manifestata alla famiglia da tutti gli abitanti della zona, italiani e romeni per una volta non ci sono distinzioni. “È proprio così, la comunità si è stretta intorno a questa coppia – spiega Giancarlo Piccini, vicepresidente della Pro Loco – E pensare che eravamo stati dal sindaco poco più di una settimana fa a chiedere una soluzione per quelle auto che dopo aver attraversato la campagna piombano nel centro abitato a folle velocità. Con questa tragedia se ne sono accorti tutti di quanto può essere pericoloso abitare qui, ma ora c’è una bambina innocente in meno che non c’entrava niente e aveva tutta la vita davanti”.

Giulia