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Una volta finita l’opera, ha scelto di spiegarcene i motivi: “Dopo i lavori di riasfaltatura dei mesi scorsi, su questo tratto finale del lungomare di Ponente corrono tutti come pazzi, incuranti della strada stretta e delle case che vi si affacciano. Io ho due figli piccoli, che come tutti i ragazzi amano stare all’aperto o in giro in bicicletta insieme agli altri coetanei del villaggio, e sono terrorizzato dai rischi cui sono esposti. Da subito ho chiesto se ci fosse la possibilità di far mettere dei dossi, l’unico sistema efficace per rallentare le auto, ma non ho avuto una risposta. Io però che qui vivo e so quanto il pericolo sia reale, non posso rimanere con le mani in mano aspettando che qualcuno si decida a intervenire, magari a seguito di qualche disgrazia, come è purtroppo già successo a Le Vignole. Spero che qualcuno si decida a fare presto qualcosa, altrimenti finirà che i dossi li realizzo da solo”. Parole di un padre eccessivamente preoccupato? Per la verità, un simile problema si è sempre presentato su tutte le strade che, una volta riassaltate, si prestano a essere percorse a forte velocità, vedi i casi di via Agropoli, viale Maria, via Tre Denari, dove non a caso sono stati richiesti, e in alcuni casi realizzati, interventi simili. Questo non vuole certo dire che le strade non vadano rifatte, ma che è sicuramente necessario tener conto delle conseguenze che ne derivano e provvedere per tempo a metterle in sicurezza.