Dal 19 dicembre i Nuclei di Cure Primarie di Fregene, Fiumicino e Casale Bernocchi chiuderanno la notte. A partire dalle 20.00, e fino alle 8.00 del mattino dopo, le loro porte saranno sbarrate per tutti. Lo prevede la circolare n. 87055 firmata da Giuseppe Legato, commissario straordinario della Asl Roma 3. Il commissario ha accolto la proposta presentata il 2 dicembre dal direttore sanitario Maria Grazia Budroni per far fronte “all’emergenza infermieristica” presente all’ospedale G.B. Grassi di Ostia. E dove vengono presi gli infermieri mancanti nell’ospedale? Dai Nuclei di Cure Primarie (NCP) di Fiumicino, Fregene e Casale Bernocchi. Dove, seguendo il “progetto di riorganizzazione” proposto dal direttore del dipartimento Cure Primarie Daniela Sgroi, gli infermieri avranno “una rimodulazione oraria da h24 a h12” con conseguente chiusura notturna dei centri. In realtà il progetto di riorganizzazione proposto ipotizzava l’h12 solo per Fregene e Casal Bernocchi recuperando così dal turno notturno “sei unità infermieristiche”. Che al commissario non devono essere sembrati sufficienti visto che la chiusura notturna è stata estesa anche all’NCP di Fiumicino: “Alla luce delle gravi carenze del personale infermieristico presso il Grassi e in particolare del D.E.A. dal 19 dicembre si dispone la rimodulazione dalle ore 8.00 alle ore 20.00 dei tre NCP aziendali”, ha stabilito il 6 dicembre Legato.
Inevitabili le polemiche che rischiano di diventare molto aspre: “È inaccettabile – dichiara il sindaco Esterino Montino – non si può in un colpo solo senza neppure consultare il territorio prendere a tavolino una decisione del genere. A pagarne le conseguenze sarebbero i cittadini del Comune di Fiumicino tagliati fuori a partire dalle 20.00 e privati di un diritto essenziale. Ricordo che al Nucleo di Fregene fanno riferimento anche decine di migliaia di persone che risiedono nel nord del Comune. Ancora di più sono quelle che utilizzano la struttura di Fiumicino. Sarebbe gravissimo, senza disporre di un ospedale nei confini municipali, togliere a tutti l’assistenza. Ma come, al Grassi mancano gli infermieri e per risolvere il problema li togliamo da Fiumicino?”.
Lo stesso 6 dicembre dal centro di Casale Bernocchi della Asl sono partite le telefonate per verificare la disponibilità di infermieri e medici idonei alla turnazione h24 in servizio negli NCP ad essere assegnati con “mobilità d’urgenza” al Grassi di Ostia. “Faremo le barricate – dicono Franco del Monaco, Pietro Valentini e Angelo Giavara, presidenti di Confcommercio Fiumicino, Comitato Cittadino e Vivere Fregene – ci hanno già provato nel passato a ridimensionare l’orario di apertura e tutta la comunità è scesa in piazza a protestare. A Fregene hanno tolto prima il Posto di Polizia, poi quello della Polizia locale, da qualche mese l’Ufficio Comunale è aperto solo due volte a settimana. Adesso non ci lasceremo sfilare anche il nostro Nucleo di Cure Primarie”.
“Il documento della Asl Roma 3 è chiarissimo – ironizza l’assessore ai Servizi Sociali Paolo Calicchio – mi domando perché invece di giocare sulla pelle dei cittadini del Comune di Fiumicino non si richiedono indietro i soldi a quelli che per anni hanno lucrato sulle spalle della stessa Asl come è accaduto nel caso dell’Ospedale Israelitico di Roma che ha lasciato un buco senza precedenti”.