Quest’anno però è arrivata addirittura a tagliare in due la spiaggia dello stabilimento della “Rambla” di Maccarese. “I bagnanti pensano che sia una fognatura e neanche la attraversano – spiega Roberto, uno dei gestori della spiaggia – Nel tratto precedente l’area in nostra concessione ci sono i cani che si fanno il bagno a vista. Tutto questo, in un periodo non certo favorevole per la crisi, abbiamo registrato un calo di presenze del 40%”.  I gestori della Rambla si sono fatti promotori di un progetto, basato su tecniche di ingegneria naturalista, che prevede il rimodellamento della foce. “In sostanza verrebbe spostata a 250 metri dal nostro confine – spiega Roberto – al momento il comune di Fiumicino, l’Ardis, la Riserva Naturale, il Wwf e la Capitaneria di Porto hanno preso visione del progetto e stiamo aspettando una risposta in merito alla sua approvazione”.  Il progetto prevede un sistema dunale, delle alberature per consolidare gli argini e per  la sua realizzazione è stato deciso di utilizzare il materiale di riciclo della zona. “Abbiamo anche proposto di farlo a nostre spese – sottolinea Roberto – siamo ottimisti di avere una risposta a breve, in modo da poter salvare in parte la stagione. Nel frattempo per collegare le due parti di spiaggia divise dal corso d’acqua abbiamo costruito un ponticello di legno”.  Il problema della foce mobile dell’Arrone si presenta ogni anno ma mai come in questa stagione il corso d’acqua si è allungato verso nord arrivando a lambire anche altre spiagge di Maccarese. “Già a febbraio aveva iniziato ad avvicinarsi al nostro confine, poi è avanzato con insistenza. Nel 2002 si presentava una situazione simile a quella di adesso, ma non di questa portata”.