Saranno ora gli uomini della Forestale e dell’Area Ambiente del Comune a verificare la corrispondenza tra le prescrizioni imposte alla proprietà dell’area, dopo l’improvvisa moria di 49 lecci e di 1 pino nell’agosto del 2007, e il lavoro eseguito, (dove a prima vista è stato lasciato un ampio spazio centrale senza piante). Il sopralluogo non dovrebbe risultare particolarmente complicato e soggetto a possibili contestazioni perché gli obblighi, molto dettagliati e stringenti, non lasciano spazio a interpretazioni: le piante essiccate abbattute devono essere sostituite – nelle immediate vicinanze delle rispettive ceppaie (circa 1-2 metri) senza procedere alla estirpazione delle stesse – con altrettanti lecci (50), alti almeno 4 metri con circonferenza minima del tronco di almeno 20/25 centimetri.