Che dopo un avvio in sordina, complice anche un’amplificazione mal calibrata che non faceva percepire perfettamente la voce della cantautrice veneta, ma lei si definisce romana di adozione, ha finito in crescendo la sua esibizione dando il meglio di se nelle sue canzoni più famose. L’artista, 50 anni da pochi giorni e 15 album pubblicati in carriera con quattro partecipazioni al festival di Sanremo e innumerevoli al Festivalbar, è in tournèe con il suo complesso, tutti componenti romani, per lo "Stralunata tour" e ha proposto a Free-Genius tutto il meglio del suo repertorio che negli anni ottanta l’aveva portata in cima alla classifica della hit-parade. Tre cambi d’abito hanno accompagnato la sua performance con la Rettore che si è presentata sul palco con un’elegante vestito rosso per poi passare ad un tubino corto a scacchi e concludere la serata con una mise a metà tra la strega e la contadina, sicuramente una reminescenza del suo passato da trasgressiva. Ed ha dimostrato di conoscere e frequentare i nostri lidi apprezzandone pregi e difetti, al punto di lanciare un appello al sindaco di Fiumicino a favore della riapertura, in spiaggia idonea, di Bau Beach, lo stabilimento dedicato agli animali chiuso oramai da alcuni anni. Dopo un inizio così, così per i problemi di audio, che l’ha vista eseguire Brilla, Salvami, Estasi e Una Conchiglia, l’esplosione di ritmo c’è stata sulle note di Splendido Slendente ed è continuata con Eroe, il primo successo della pop star, per raggiungere l’apice con Dammi una lametta … Pausa dedicata alla musica di atmosfera internazionale con Destine che Elton John compose proprio per lei e quindi il nuovo pezzo Stralunata, che darà il titolo anche ad un nuovo cd in uscita a settembre. Ancora una pausa con il gruppo che esegue insieme ad un fan scelto tra il pubblico, facendo rimpiangere la versione originale, la slendida Perchè io ho te, mentre Rettore torna per il gran finale affidato Kobra, Le mani, Di notte specialmente e la trascinante Non capisco perchè … sulla quale cala il sipario, senza repilche o bis, su un’altra "splendida splendente" serata fregenese. (Lorenzo d’Angelantonio)