È quanto si legge nella nota del Movimento 5 Stelle Fiumicino. “Dopo oltre 2 mesi infatti oggi lunedì 24 e mercoledì 26 si riunirà di nuovo il Consiglio Comunale, rimasto scandalosamente inattivo per tutto questo tempo, e dovrà trattare delle molte delle questioni rimaste in sospeso durante questo lungo arco di tempo.
Come M5S avevamo presentato la prima richiesta di già a giugno 2013, e non avendo ottenuto alcun riscontro abbiamo poi depositato una mozione a novembre scorso – riporta la nota –
È già piuttosto bizzarro che, nonostante le promesse elettorali, abbiamo dovuto richiedere ripetutamente e insistentemente di discutere una mozione che ha il solo obiettivo di esortare Sindaco e Giunta a redigere un Regolamento Attuativo (peraltro già pronto, visto che ne abbiamo stilato uno appositamente!). Ma è ancora più bizzarro il fatto che sindaco e giunta si stiano affannando a riscrivere (avete letto bene, riscrivere!) il regolamento delle Consulte Popolari già esistente dal 1997 e perfettamente funzionante! In sintesi, mentre il Referendum Popolare non ha ancora un Regolamento attuativo che stabilisca come i cittadini possano utilizzare questo strumento ( e che ne consenta quindi finalmente l’uso), le Consulte Popolari, già normate da un Regolamento vigente e ben fatto, presto ne avranno uno nuovo!
In particolare il nuovo regolamento delle consulte popolari è stato oggetto di molte discussioni, sia fra la stessa maggioranza prima, che da parte di tutti i capigruppo poi. Molte delle stranezze che inizialmente conteneva (quali il voto segreto e la possibilità di proporre delibere), sono state eliminate dietro nostra richiesta, ma non c’è stato nulla da fare per quanto riguarda un punto fondamentale, che rappresenta l’essenza stessa delle Consulte Popolari. Si tratta cioè della possibilità che i cittadini attualmente hanno di costituire una consulta su un argomento che i cittadini stessi ritengano importante per il Comune attraverso la raccolta di 500 firme. Ebbene, questo diritto previsto dal vecchio Regolamento, sarà soppresso in quello nuovo, attualmente allo studio di Montino e dei suoi. Secondo il nuovo regolamento che dovrebbe sostituire il vecchio, infatti, solo il Comune avrà il potere di stabilire quali debbano essere le Consulte, sottraendo così ai cittadini il potere di associarsi liberamente secondo ragioni e motivi propri, diversi da quelli dell’Amministrazione. È logico chiedersi quale sia il motivo di questo improvviso cambiamento, ma al di là delle risposte che ogni lettore vorrà dare, è evidente che qualunque siano le sue reali motivazioni, nulla esse hanno a che vedere con la partecipazione democratica e popolare dei cittadini alle istituzioni stesse”.