Entra in un negozio. Il disabile passa a bordo della carrozzina, è bloccato. Non può fare niente, solo aspettare, se potesse camminare entrerebbe nei negozi a cercare chi sbarra la sua strada. Non può nemmeno suonare il clacson, ha una carrozzina non un’auto. Aspetta. Qualche negoziante nota la scena e dopo un po’ si mette lui a cercare la donna. Il disabile sembra tranquillo, è un signore distinto, ma forse vorrebbe rimanere “tranquillo” e soprattutto non attirare l’attenzione o la compassione di nessuno, diventare un fenomeno contro la sua volontà. La signora viene rintracciata, esce si scusa, sposta l’auto. Forse poteva capitare a tutti di fare un errore del genere. Ma forse tutti dovremmo riflettere di più sul fatto che se c’è uno scivolo per disabili, forse è perché serve ai disabili e avere più rispetto per loro e per chi deve utilizzare i marciapiedi, anziani e bambini, perché non ha altre alternative.