La pesca nel Mar Tirreno sarà sospesa per fermo biologico dal 17 settembre al 16 ottobre. Di conseguenza i consumatori corrono il rischio di ritrovarsi nel piatto per grigliate e fritture, a casa come al ristorante, prodotto straniero o congelato, se non si tratta di quello fresco Made in Italy proveniente dalle altre zone dove non è in atto il fermo pesca, dagli allevamenti nazionali o dalla seppur limitata produzione locale dovuta alle barche delle piccola pesca che possono ugualmente operare. Quest’anno il calendario del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha introdotto il fermo temporaneo della pesca a strascico da Trieste a Rimini dal 25 luglio al 5 settembre, da Pesaro a Bari dal 16 agosto al 26 settembre e da Brindisi a Imperia dal 17 settembre al 16 ottobre.  Il Ministero fa sapere che “a fronte dell’arresto temporaneo verrà garantita la conferma della copertura finanziaria per le imprese oltre all’erogazione del trattamento di Cassa integrazione guadagni straordinaria in deroga, attivata presso il competente Ministero del lavoro e delle politiche sociali, a favore dei lavoratori marittimi interessati a copertura dell’intero periodo di interruzione dell’attività di pesca”. “Abbiamo confermato – dichiara il sottosegretario delegato alla pesca, Giuseppe Castiglione che ha firmato il decreto – lo stesso modello dello scorso anno che ha soddisfatto le attese di tutti. La garanzia della copertura finanziaria per tutte le imprese ci consente di procedere in maniera positiva verso un sistema di gestione efficiente e semplificato”.