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Una pineta da record. In tutto il bacino del Mediterraneo quella di Fregene è l’unica ad avere pini con un’età superiore ai 150 anni. Un nucleo più vetusto di circa 3 esemplari supera addirittura i 225 anni, molti altri hanno almeno 200 anni e tutto questo su un campione di soli 40 alberi esaminati rispetto alle tante centinaia presenti. È il risultato di uno studio dell’Università della Tuscia, un progetto realizzato grazie al bando “La Riserva delle Idee” promosso dall’Assessorato alle Politiche del Territorio del Comune di Fiumicino e realizzato dalla Fondazione Anna Maria Catalano onlus, in collaborazione anche con l’Università La Sapienza di Roma.

Dallo studio è emerso quanto segue:

  • La Pineta di Fregene contiene i pini domestici (Pinus pinea L.) più vecchi (circa 220 anni) finora scientificamente datati in tutto il Bacino del Mediterraneo. In base alle attuali conoscenze, il pino domestico solo eccezionalmente supera i 150 anni di età.
  • La monumentalità della Pineta di Fregene deriva dal fatto che ospita un numero considerevole di esemplari di eccezionale longevità per la specie. In particolare, sono presenti almeno 7 pini di età maggiore di 200 anni, che si possono considerare i patriarchi della Pineta, testimoni dei cambiamenti ambientali del territorio dal 1800 ad oggi.
  • L’area che concentra gli esemplari più vetusti è il settore nord del Parco, ma tutta la Pineta possiede pini domestici vetusti (età > 150 anni). Anche le porzioni esterne al recinto del Parco ospitano pini vetusti che andrebbero tutelati. In base ai valori di produttività individuale, gli esemplari maggiormente vetusti non mostrano segni di deperimento, ma sono in linea con la media del popolamento.
  • Alcuni campioni prelevati da individui morti hanno evidenziato che la mortalità non consegue a processi di deperimento di lungo periodo, ma è verosimilmente legata ai forti venti, come la tromba d’aria che ha colpito la Pineta ad ottobre 2015.
  • In base alla cartografia storica consultata, la zona litoranea fra lo Stagno di Maccarese e il mare viene rappresentata come boscata già a partire dal XVI secolo, anche se nella toponomastica specifico riferimento alla pineta si trova solo a partire dal XIX sec.
  • Le analisi dendrocronologiche hanno mostrato che i pini più vecchi sono nati a inizi ‘800: non vi sono quindi evidenze viventi dei pini di Clemente IX, ed ulteriori ricerche storiche sono necessarie per ricostruire con completezza la storia del territorio nei secoli addietro. È comunque possibile che pini fossero già presenti sporadicamente allo stato naturale prima degli interventi di fine ‘600.
  • In base allo studio dei rapporti clima-crescita arborea, si ipotizza che nei tre decenni immediatamente successivi alla Bonifica dei Ravennati l’area della Pineta sia rimasta allagata, probabilmente nel corso dello svuotamento dello Stagno di Maccarese.

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Lo scorso 11 novembre, presso la Casa della Partecipazione di Maccarese, si è tenuto il convegno “Pineta Monumentale di Fregene”, durante il quale sono stati presentati i risultati del progetto. Qui di seguito è possibile scaricare le relazioni e i documenti della conferenza:

Relazione Finale Progetto Pineta di Fregene
Relazione Di Filippo
Relazione Filibeck
Relazione Piovesan
Relazione Piscopo
Relazione Sadori
> Locandina convegno
> Brochure convegno

Infine ecco alcuni articoli inerenti il progetto usciti sulla stampa:

Il Messaggero – 12 novembre 2016
> QFregene – novembre 2016 (pag. 14)
> QFregene – novembre 2016 (pag. 15)
> Pagina Televideo