Un pomeriggio da incubo. È quello che ha vissuto ieri una famiglia che abita in una zona centrale di Fregene a pochi metri da viale Castellammare alla quale ha fatto visita la ormai nota “banda del tè”. All’interno della casa c’era solo una ragazza di 15 anni, il padre e la madre erano a Fiumicino ma prima di andare via avevano attivato il sistema di allarme. Una prudenza motivata dagli ultimi furti ma anche dal fatto che da Natale, per ben 4 volte, sempre nel pomeriggio, lo stesso sconosciuto – un trentenne italiano con la barba – aveva suonato al videocitofono facendo finta di cercare una fantomatica famiglia e farfugliando un cognome a caso (Forze dell’ordine avvisate dell’accaduto).
E ieri, poco dopo le 18.00, quella stessa persona ha di nuovo suonato al citofono. La ragazza lo ha riconosciuto e spaventata non ha risposto mettendosi subito in contatto al telefono con i genitori. Passano pochi minuti e arriva un’auto grigia dalla quale scende un complice. I ladri, pensando che nella casa non ci fosse nessuno, si preparano a mettere in pratica il colpo. La ragazza, intanto, sempre più spaventata si incolla al telefono con i genitori che a loro volta, guidando all’impazzata per tornare da Fiumicino, cercano di far intervenire le Forze dell’ordine, Polizia e Carabinieri e anche la vicina caserma locale che però non aveva in quel momento la pattuglia a disposizione.
Così i ladri entrano nel giardino, prendono un attrezzo da scasso e cominciano a forzare l’inferriata (nella foto) menando colpi. Il padre al telefono dice alla ragazza di non rimanere all’interno, di salire al piano superiore e uscire sul balcone, attimi interminabili, di panico assoluto. Fino a quando non partono le sirene dell’allarme, i ladri a quel punto se ne vanno, molto prima dell’arrivo dei Carabinieri e della Polizia da Fiumicino. Poco dopo arrivano anche i genitori che abbracciano la figlia decisamente sotto shock. Alla fine nessun furto, solo danni, magari un episodio che non finirà alla ribalta delle cronache nazionali. Ma che non verrà mai cancellato dalla memoria di questa famiglia e che dimostra come la situazione sia diventata difficile, insopportabile: la banda del tè è ora che finisca tra le sbarre di una prigione.