Oggi, io e Maria Pia Cedrini vi raccontiamo una storia: come tutti gli anni nella scuola Marchiafava parte il progetto trasversale e multidisciplinare che coinvolge tutte le classi dell’istituto.

Il tema è il tempo e la nascita dei pulcini. Martedì 3 marzo, nel laboratorio scientifico della scuola insieme a Maria Pia e alle altre insegnanti, abbiamo coinvolto a rotazione tutte le classi. I bambini man mano che arrivavano si disponevano intorno al tavolone, sopra cui era stato adagiato un uovo. “Allora, bambini, cosa sapete dell’uovo?” Da quella semplice domanda partiva la conversazione dei ragazzi, che noi adulti ci siamo solo limitati a guidare. Le preconoscenze dei bambini, anticipate prima di raccontare i fatti che da lì a breve sperimenteranno, sono incredibili. È stato così interessante vedere come ogni bambino e poi ogni classe, a seconda anche dell’età, in modo del tutto libero e autonomo focalizzasse l’attenzione su una tematica rispetto a un’altra.

Quel giorno allestiamo anche l’incubatrice, analizziamo lo strumento e il suo funzionamento. Mettiamo a incubare 20 uova: le uova del pollaio di Nonna Gabriella (sono 13, contrassegnate da una “X”) e quelle del pollaio di Nonna Bernardina (sono 7, contrassegnate con il numero “1”). Vediamo se i nostri galli sono stati bravi!

L’incubazione parte, il calendario è pronto: ci vogliono 21 giorni alla schiusa. Se tutto procede per il meglio, il 24 marzo i nostri pulcini nasceranno. I bambini aspettano con entusiasmo, felicità e trepidazione.

Purtroppo dopo solo 24 ore dall’incontro a scuola, arriva l’emergenza Covid-19. La scuola verrà chiusa. E ora cosa facciamo con i pulcini? Insieme a Maria Pia decidiamo di continuare il lavoro, ci adattiamo alla nuova situazione. I bambini aspettano la nascita dei pulcini! Allora, dopo aver sentito Maria Pia, sono andato personalmente a scuola a prendere l’incubatrice per portarla a casa, al fine di poter proseguire l’esperimento. Penserò, alla cura delle uova nell’incubatrice (girare le uova due volte al giorno, controllare l’acqua per il mantenimento della giusta umidità, controllare la temperatura, tutte azioni che avrebbero dovuto fare i bambini in classe).

Con Maria Pia giriamo video giornalieri, che vengono inviati ai bambini che lavorano da casa. Il progetto è vivo! La loro risposta, con il supporto ovviamente delle loro famiglie, è molto positiva. I lavori dei bambini sono bellissimi. Maria Pia segue inoltre i suoi bambini, attraverso un’aula virtuale.

Dopo qualche giorno dalla chiusura della scuola (martedì 10 marzo) ho fatto il video in diretta della prima speratura. Che emozione! Per chi non lo sapesse la speratura è una specie di ecografia all’uovo: puntando al buio una torcia sul guscio dell’uovo messo a incubare, si può osservare se lo sviluppo dell’embrione procede in maniera corretta.
Ma oggi è 24 marzo, sono passati 21 giorni. Da questa mattina le uova pian piano, stanno iniziando a schiudersi. Per ora sono nati quattro bellissimi pulcini! Che emozione… soprattutto in questo momento!
La vita continua… così come le attività nelle classi virtuali della scuola Marchiafava.