Innanzitutto sollevando una questione di principio. Io, Franco Travaglini, in qualità di presidente della Pro Loco di Fregene e Maccarese ho sempre messo la faccia in tutte le iniziative assumendomi ogni volta tutte le responsabilità. Per questo trovo particolarmente sgradevole subire delle accuse, che ritengo anche ingiustificate, da parte di persone che si dedicano al facile esercizio della critica rimanendo nell’anonimato. Se si vogliono fare delle critiche costruttive bisogna avere innanzitutto il coraggio di esporsi in prima persona. Riguardo allo svolgimento del Carnevale, sebbene non abbia mai minimamente pensato di organizzare qualcosa di simile a Viareggio anche quest’anno ho ritenuto giusto allestire una sfilata per non deludere le aspettative di tanti abitanti di Fregene. Tutti quelli che, insieme a tanti altri venuti da Roma, hanno partecipato numerosi all’evento (bastava il colpo d’occhio tra via Numana e viale della Pineta), a differenza di quel “deserto” che viene descritto nella lettera (voi signore invece dove eravate?). Sono stati solo tre carri, certo, eppure nonostante i nostri sforzi non è stato possibile fare di più. Quella “misera” manifestazione che viene descritta è costata alla Pro Loco molto più di quanto i pochi sponsor hanno potuto garantire. E questo, come tutta l’attività passata della Pro Loco, lo posso dimostrare carte alla mano. La Pro Loco non ha mai ricevuto compensi né finanziamenti tali da coprire le sue spese e posso documentare in qualunque momento come la sopravvivenza dell’associazione e delle sue attività siano sempre state sostenute dai contributi dei soci, il mio per primo. Per questo trovo particolarmente fastidiosa l’allusione che si fa nella lettera a finalità lucrative (se qualcuno nutre dubbi al riguardo trovi il coraggio di venirmelo a dire in faccia), e allo stesso tempo mi domando, prima del Carnevale dove erano tutte quelle persone disposte a prodigarsi, magari mettendo mano alla tasca, per realizzare uno spettacolo degno delle loro aspettative?

A differenza di quanto viene affermato, ho sempre chiesto la collaborazione da parte di tutti senza voler mai accentrare sulla Pro Loco ogni tipo di iniziativa. Tutti sono i benvenuti, anche se la constatazione rimane la stessa: come sempre a Fregene è più facile criticare a conti fatti che collaborare attivamente per migliorare le cose. Tornando alla festa, è necessaria una precisazione; l’intenzione della Pro Loco non era certo quella di concludere all’aperto la manifestazione, e se i lavori all’interno dello stabilimento del Ministero della Difesa non sono finiti in tempo, come c’era stato assicurato, la colpa non può essere certo imputata alla nostra associazione. Nonostante questo inconveniente, tutti i volontari si sono prodigati per intrattenere gli ospiti per i quali, per onor del vero, erano a disposizione 16 bagni pubblici. Anche in quell’occasione io ero lì presente e nonostante le evidenti difficoltà logistiche, nessuno è venuto da me per manifestare il proprio disappunto (anche in questo caso, dove erano queste mamme?). Potrei e forse dovrei aggiungere molto altro, ma mi limito a concludere affermando ancora una volta che non è certo polemizzando in questo modo che si aiuta a crescere questa località. Bisognerebbe invece avere la voglia di smetterla di fare solo chiacchiere e rimboccarsi le maniche per fare qualcosa di concreto. Io, nel mio piccolo, lo faccio e da tempo. (Franco Travaglini, presidente Pro Loco)