Non è quindi possibile pagare le bollette, ma nemmeno ritirare pensioni e raccomandate, perché per qualsiasi cosa serve il computer con il collegamento a pieno regime. Da mercoledì scorso gli uffici postali hanno i computer in tilt, una situazione di disagio per migliaia di utenti. E qualcuno ha già intrapreso azioni legali. Nel frattempo l’Adoc (associazione nazionale per la difesa e l’orientamento dei consumatori, degli utenti, dei risparmiatori, dei malati, dei contribuenti) ha immediatamente chiesto a Poste Italiane di attivare la procedura di conciliazione bilaterale secondo il protocollo esistente, ricevendo il consenso di Poste a procedere in tal senso. “Chi ha avuto un danno certo e dimostrabile, ad esempio non si è potuto pagare una multa che scadeva nei giorni in cui si sono verificati i disservizi, potrà rivolgersi all’Adoc per avviare la procedura di conciliazione – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – una procedura che mira ad evitare l’allungamento dei tempi e le spese di altre forme di ricorso giudiziario come la class action. Verrà effettuata una valutazione della situazione caso per caso, al fine di una migliore e corretta analisi del problema è bene allegare tutta la documentazione possibile, come il biglietto della fila ritirato presso l’ufficio con data e ora e il bollettino che avrebbe dovuto essere pagato. Maggiori dettagli sulla procedura saranno comunicati sul sito dell’Adoc all’indirizzo www.adoc.org”. “L’operatività degli uffici postali è ormai prossima alla completa normalità dopo i problemi tecnici dei sistemi IBM e HP che in questi giorni hanno determinato rallentamenti nella esecuzione delle operazioni postali e finanziarie”, hanno fatto sapere nella serata di ieri con una nota Poste Italiane. “L’inconveniente al software dei sistemi centrali sui quali poggiano le attività degli uffici, è in via di completa risoluzione da parte dei tecnici italiani e statunitensi delle due società informatiche – è riportato nella nota –  che ora stanno continuando a eseguire test sulla regolare efficienza e operatività dei sistemi”. E a Fregene è ancora caos.