Tanto interesse ed entusiasmo stamattina per l’incontro “Voci d’archivio: fatti e persone di Maccarese tra azienda e comunità” organizzato dalla Maccarese Spa nel Castello San Giorgio. Il secondo appuntamento, dopo quello dello scorso anno, per parlare dell’Archivio Storico che l’azienda ha deciso di valorizzare e mettere a disposizione di cittadini e studiosi proprio nel luogo dove i documenti sono stati custoditi per decenni.
In una Sala della Musica gremita, è stato il dott. Salera, Ad dell’azienda Maccarese ad aprire i lavori, alla presenza del sindaco Montino, degli assessori Galluzzo e Di Genesio Pagliuca e di tanto pubblico che un’altra volta ha dimostrato interesse per la storia del proprio territorio. A coordinare l’incontro la Fondazione Benetton, incaricata del progetto di recupero dell’Archivio della Maccarese, che ha messo insieme un interessante mix di studiosi per raccontare la storia di questi luoghi e delle genti che qui hanno vissuto, partendo dalle bonifiche di fine Ottocento fino all’inizio del nuovo millennio.
Sono intervenuti nell’ordine Alfredo Martini e Giovanni Contini Bonacossi (storici esperti delle fonti orali), Paolo Isaja (CRT – Cooperativa Ricerca sul Territorio) e Lidia Piccioni (Università La Sapienza), che da diverse sfaccettature hanno mostrato come la salvaguardia della memoria rappresenti non solo uno sguardo sul passato, ma anche sul futuro del territorio.
Dopo le relazioni e un aperitivo servito nella Sala della Caccia, sono stati mostrati in anteprima i luoghi del Castello che ospiteranno l’Archivio Storico. Si tratta di varie stanze a piano terra, lato Arrone, a cui si accede tramite un nuovo portale. Entrando da quello che sarà l’ingresso ufficiale dell’Archivio ci si trova in un atrio su cui affacciano varie stanze. La prima a destra, detta la Sala del Camino per la presenza di un maestoso focolare, è spaziosa e luminosa, con l’elegante volta a vela e le piccole nicchie alle pareti, dove un tempo venivano sistemate le candele per l’illuminazione. Questo grande salone sarà sede della reception dell’Archivio e fungerà da sala di consultazione per i visitatori: lungo tutta la circonferenza è stato infatti disposto un appoggio ligneo per consultare i documenti. Da qui si accede anche a un’altra stanza destinata a sala riunioni.
La grande stanza di fronte all’ingresso invece fungerà da raccordo tra le varie zone del Castello e collegherà visivamente l’Archivio con il Campus universitario al primo piano e con l’Ecomuseo del Litorale attraverso una serie di pareti e aperture a vetro, che lasceranno intravedere alcuni spazi delle entità più importanti che costituiscono il Castello. Proprio sotto la pavimentazione di quest’area sono stati rinvenuti reperti antichi: una pavimentazione di coccio pesto, già usato dai Romani per impermeabilizzare i pavimenti, e tracce di muretti di epoca successiva, che verranno lasciati a vista sul pavimento protetti da vetro. Proseguendo si accede a una sala grande e altre 2 più piccole dove verranno conservati in appositi schedari scorrevoli tutti i documenti dell’Archivio.
L’imponente opera di restauro di questa zona del Castello San Giorgio, ormai in dirittura d’arrivo, è stata affidata dalla Maccarese all’arch. Pietro Reali, noto esperto in interventi di restauro conservativo e rifunzionalizzazione di edifici storici. Il cantiere ha preso avvio lo scorso febbraio e terminerà a fine ottobre; poi non resterà che allestire gli arredi, trasferire la documentazione e procedere alle rifiniture, ma presumibilmente entro fine anno tutto sarà pronto per l’inaugurazione ufficiale dell’Archivio Storico di Maccarese.