“Il signor Alberto, che durate l’anno risiede per molti mesi a Fregene, è una presenza costante in questo Liceo, dove da tempo ha portato la sua testimonianza di sopravvissuto – fa notare Montino – Era l’autunno del 1943 quando con tutta la sua famiglia fu deportato a Birkenau, dove divenne un numero, come racconta nel suo sconvolgente libro, che si intitola appunto “Sono stato un numero – Alberto Sed racconta”. Qualche sera fa ho visto il film “Monuments Men”, il racconto di come durante il nazismo vennero salvate molte opere d’arte predate per ordine di Hitler. Per annientare un popolo gli si toglie la cultura, l’arte, la bellezza. Non penso di esagerare se definisco Alberto Sed un monumento. Sì, lei signor Sed è un monumento! Il monumento al coraggio di chi persegue la memoria, di chi fa della sua vita la narrazione costante dell’orrore, quell’orrore che può sempre tornare quando i diritti umani non sono più una priorità. Il coraggio di chi ha visto sterminare la sua famiglia e da questa devastazione interiore ha tratto la forza della testimonianza. Sentendo i racconti di chi è tornato dai campi di sterminio si fa fatica a credere a quelle parole, si fa fatica a immaginare che l’uomo può essere così spietato. La malvagità dell’uomo non ha limiti quando è ispirata da razzismo, xenofobia, negazione della storia. Ecco, anche i tentativi di revisionismo sono un pericolo per la nostra fragile civiltà. Ed è per questo che con grande gioia abbiamo accolto il suggerimento del nostro Liceo. Crescere nella convinzione del primato dei diritti umani e della memoria è molto importante ed è l’antidoto al negazionismo. Signor Alberto Sed, come Sindaco della città di Fiumicino è un onore conferirLe la cittadinanza a nome di tutto il Consiglio comunale”.