“Proprio quell’impianto di Biogas che proprio la Provincia del compagno Zingaretti in corsa per governare la Regione Lazio, sta cercando di portare a casa il prima possibile, accelerando in maniera  irragionevole e sospetta procedure e iter tecnico – continua il Sindaco –   Questa amministrazione ha già chiarito, coerentemente con il proprio ruolo, che non parteciperà ad alcuna conferenza dei servizi se non verrà accordata la sua richiesta di rinvio e non verranno preliminarmente verificati alcuni aspetti fondamentali, senza i quali non siamo disposti nemmeno a metterci seduti: impatto infrastrutturale e ambientale (paesaggistico, naturalistico, atmosferico ecc…), mobilità, garanzie per la riqualificazione ambientale dell’area di Maccarese. Un atteggiamento, quello della maggioranza di Fiumicino, in totale disaccordo con la linea della Provincia e del Pd provinciale che adottando la procedura prevista dalla legge 387 del 2003 – senza alcuna consultazione istituzionale – ha scavalcato la nostra amministrazione, dimostrando un assoluto disinteresse nei confronti di cittadini, comitati e di tutto il territorio di Fiumicino. Il no del Partito democratico locale e di Esterino Montino, in questa ottica, sembrano più una mossa propagandistica in vista delle prossime amministrative che un reale impegno per risolvere la questione Biogas. Da una parte Zingaretti tenta di superare il problema romano a proprio vantaggio, realizzando il mega impianto a Maccarese. Dall’altra Montino dice no, organizzando anche un incontro. Che ci sia qualcosa di strano lo capirebbe anche un bambino. Oppure Montino e il centrosinistra pensano di poter abbindolare così facilmente i cittadini di Fiumicino considerandoli incapaci di valutare i loro giochetti di quarto ordine e non comprendere che il Presidente della Provincia e il candidato a sindaco di Fiumicino siano facce della stessa medaglia? Il centrodestra locale ha al contrario del Pd, dimostrato con i fatti di saper difendere il territorio di Fiumicino. Quando fu paventata l’ipotesi Pizzo del Prete affermammo con determinazione che nessuna decisione sarebbe stata assunta senza aver prima interpellato i cittadini, ribadendolo in ogni sede, anche alla Regione Lazio guidata dal centrodestra. Dal Partito democratico non abbiamo visto lo stesso impegno nei confronti della Provincia di Roma, se non qualche parola vaga su questo tema. Il che ci dimostra che il rinnovamento tanto sbandierato da Montino sia molto lontano dalla realtà e che invece la politica del centrosinistra sia la solita vecchia metodologia di imporre le cose, calandole dall’alto, senza condividerle”. Ma sull’argomento non è tardato ad arrivare il commento di Montino che dice: “Questo territorio deve rivendicare la propria identità e non può essere semplicemente un luogo al di fuori dal raccordo anulare, dove imporre soluzioni a scapito dell’amministrazione locale. Pizzo del Prete ha rischiato di trasformarsi in una Malagrotta bis per l’incapacità della Giunta Canapini di assumere decisioni chiare e trasparenti. Solo grazie all’intervento dei cittadini, dei comitati, del Partito Democratico, si è evitato il peggio. Purtroppo deve ancora arrivare il giorno in cui questo sindaco prenderà una posizione chiara su temi che riguardano il presente e il futuro dei cittadini che amministra. La domanda è semplice: cosa ne pensa di un mega impianto a biogas nel territorio che amministra? Finora, come al solito, ha deciso di non decidere”.