Tariffe del trasporto pubblico: un argomento che in questi ultimi mesi, a partire da quando, ad ottobre, prima Trenitalia e poi Cotral hanno minacciato di abbandonare il Metrebus, si sono accavallate una serie di notizie che hanno destato un certo disorientamento tra gli utenti: facciamo chiarezza una volta per tutte, anche in considerazione del fatto che per i residenti del comune di Fiumicino ci sono alcune “specialità tariffarie” che non tutti conoscono e sulle cui modalità di fruizione in effetti alcune modifiche sono avvenute in questi mesi e altre ne avverranno a breve.
Chiariamo innanzitutto, anche per capire la situazione del nostro Comune, cosa c’è dietro la sigla Metrebus: un Consorzio che dal 1994 all’azienda che gestisce il trasporto pubblico a Roma (che dopo innumerevoli ristrutturazioni societarie è tornata ad essere quella degli ultimi 70 anni, cioè l’ATAC: la quale, pur avendo perso una parte delle linee di autobus romane, oggi gestisce, oltre al trasporto di superficie, anche le tre linee di metropolitana e le tre ferrovie regionali mai passate allo Stato, ossia la Roma – Civita Castellana – Viterbo, la Roma – Lido e quanto resta della ex Roma – Fiuggi – Frosinone, cioè la Laziali – Centocelle) unisce le aziende di trasporto pubblico che operano a livello regionale, cioè Cotral, di proprietà regionale, per il trasporto su gomma, e Trenitalia per il trasporto ferroviario e autoservizi sostitutivi; l’utilizzo dei mezzi di una di queste tre aziende è indifferente per gli abbonati. In realtà il Consorzio è da sempre aperto alla partecipazione di tutte le aziende di Trasporto Pubblico Locale che ne facciano domanda: questa possibilità, che è stata finora poco appetibile a causa dei ritardi con cui ATAC, che finora gestiva il sistema di vendita, erogava i corrispettivi,  è però stata poco o punto sfruttata dalle aziende locali, e per questo, da quando l’ATAC, alcuni anni dopo l’istituzione del Comune di Fiumicino, ha smesso di servire le nostre località, dobbiamo pagare doppio abbonamento.  Con il passaggio alla gestione diretta da parte della Regione (che sembra aver risolto la crisi aperta ad ottobre) si può sperare che le cose cambino e che anche il Comune di Fiumicino, così come auspicato in un comunicato stampa della stessa Assessora alla Mobilità Arcangela Galluzzo, ne entri a far parte. Il Comitato Pendolari Maccarese – Palidoro (Litoranea Roma Nord), insieme alle altre realtà che fanno parte dell’Osservatorio Regionale sui Trasporti, ha chiesto che il costo dell’abbonamento integrato ampliato sia inferiore alla somma dei due abbonamenti attuali. Ad onor del vero, c’è da dire che la zonizzazione della rete (a fasce concentriche) della Regione Lazio è piuttosto conveniente, consentendo a chi debba ad esempio muoversi da Maccarese a Pomezia, magari  venendo col Cotral da Fregene, di pagare lo stesso prezzo che per andare a Roma, cosa che molte altre integrazioni  (ad area) non consentono.
Se i biglietti (giornalieri e plurigiornalieri) e gli abbonamenti esistono solo in versione integrata, e nulla da questo punto di vista è per ora destinato a cambiare, i biglietti ordinari sono gestiti direttamente dall’azienda che eroga il servizio, con diverse modalità: a tempo per l’ATAC (che in realtà consente anche una corsa in treno nel comune di Roma), a fasce chilometriche per il Cotral e Origine / Destinazione o a fasce chilometriche per Trenitalia. E’ stato proprio l’annuncio da parte di quest’ultima azienda che i biglietti sarebbero stati tutti elettronici e che quelli a fasce sarebbero stati eliminati a provocare le lamenteledegli utenti. Vediamo di cosa si tratta: a partire da aprile i biglietti a fasce non sono più in vendita né in stazione né nelle rivendite cittadine; chi abbia dei residui, si sbrighi ad utilizzarli perché da luglio diventeranno carta da riciclo. I biglietti O/D, ossia con indicazione della stazione di partenza e di quella di arrivo (non invertibili) restano invece normalmente acquistabili in tutte le modalità, dalle biglietterie di stazione a quelle automaticheagli esercizi pubblici, da Internet alle varie applicazioni per portatili; aumenteràin compensoil tempo in cui potranno essere utilizzati tra la I’acquisto e l’utilizzo effettivo, passando da due a quattro mesi. Inoltre i biglietti a fasce, che erano certamente comodi (non scadevano mai, si potevano usare su qualsiasi percorrenza e direzione ed erano poco ingombranti) ma che si prestavano ad infiniti abusi da parte dei soliti furbetti, erano anche l’unico tipo di biglietto che consentiva ai residenti di Fiumicino di utilizzare i treni della FL1 nella stazione dell’Aeroporto pagando la normale tariffa chilometrica anziché quella speciale. Anche da questo punto di vista, (quasi) niente paura: per i viaggi tra l’Aeroporto e Parco Leonardo o Roma tutti i sistemi di vendita hanno inserito un’apposita opzione dedicata ai residenti; bisogna cercarla perché su ogni piattaforma è diversa ma c’è (e se su qualche app mancasse, il Comitato Pendolari invita a segnalarlo). Stesso discorso vale per i viaggi fuori Regione, ma non per quelli da/verso altre località del Lazio, paradossalmente incluse Maccarese e Palidoro, per le quali il biglietto è sempre tariffato a tariffa speciale (a partire quindi da 8 euro), e di conseguenza, ad esempio, mentre un biglietto Fiumicino – Avezzano costa 9 euro, uno Fiumicino – Tivoli (sulla stessa linea, ma 70 chilometri prima) ne costa 11: il Comitato ha protestato, ma per il momento il consiglio è di munirsi di due biglietti, timbrando il secondo nella località di cambio treno o acquistandolo in modalità elettronica (che non necessita di timbratura). Chi parte da Parco Leonardo paga un normale biglietto a tariffa ordinaria, mentre chi si spinge fino a Fiera di Roma, se prende solo il treno, può pagare il biglietto di corsa semplice ad 1 euro. Le Ferrovie hanno nel frattempo inserito nel palmare dei controllori la possibilità di riconoscere i chip integrati, che consentirebbe di evitare di portare lo scontrino, ma questa possibilità non è ancora stata inserita nel regolamento.
L’altra grande novità è che, dopo una mozione della CittàMetropolitana (presentata dalla Presidente del Consiglio Comunale Michela Califano), la Regione ha approvato un ordine del giornoin baseal quale il Comune di Fiumicino (insieme a quello di Ciampino) verrà inserito nella zona regionale A, ragion per cui, per la maggior parte degli abbonati, si ridurrà sensibilmente il costo dell’abbonamento (anche se sono prevedibili aumenti generalizzati, essendo le tariffe regionali, che per legge dovrebbero adeguarsi annualmente secondo i parametri ISTAT, ferme da molti anni). Tale provvedimento andrà in vigore solo quando il passaggiodella gestione tariffaria alla Regione sarà completato, ed ancora, dopo quattro mesi, non si è attuato (e speriamo che anche Comune e Città Metropolitana facciano pressione perché si acceleri il processo). La misura non dovrebbe inoltre inficiarela gratuità del trasporto da e verso Roma per gli ultrasettantenni muniti della tessera gratuita per i viaggi che abbiano origine e/o destinazione al di fuori di Roma.
Insomma, viaggiare coi mezzi pubblici diventa forse ancora un po’ più complicato, ma, per i residenti del nostro comune, in molti casi, ancora più conveniente (ancor più se si svilupperanno ulteriormente, come chiedono le rappresentanze degli utenti, gli sconti per le famiglie con più abbonati, da qualche mese attivi ma legati all’ISEE). Non vi è dubbio che affinché l’appetibilità del tutto sia completa, è necessario che la riforma della rete di TPL di Fiumicino, da lungo tempo annunciata e pubblicata nel bando per il nuovo affidamento del servizio poi ritirato, vada finalmente in porto.

Andrea Ricci