Contemporaneamente inizia la nuova rassegna Cine Antropografie, Memorie e Territori nei film di Paolo Isaja e Maria Pia Melandri, dove sarà possibile visionare parte della ricca produzione documentaria dei due registi residenti nel Litorale Romano. Si inizierà sabato 26 febbraio alle ore 15.00 con la proiezione di Roma Città Aperta (1945), capolavoro di Roberto Rossellini. Primo episodio della trilogia neorealista di Rossellini, Roma città aperta è universalmente riconosciuto come un capolavoro, una sorta di film-simbolo del Neorealismo. Accolto freddamente in Italia, il film ebbe immediato successo all’estero vincendo il Festival di Cannes nel 1946. A seguire verrà proiettato Iolanda e Rosselini (1995) filmstudio di Paolo Isaja e Maria Pia Melandri dedicato al recupero di un’importante testimonianza: quella di Jolanda Benvenuti, montatrice cinematografica, che fu la vera esecutrice del montaggio di Roma città aperta di Rossellini.  Il film ha partecipato alla LII Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 1995 ed è vincitore del Premio Libero Bizzarri Rassegna Nazionale del Documentario di San Benedetto del Tronto nel 1996. Domenica 27 febbraio alle ore 10,30 è la volta di Lettere da Sahara (2004), recente ritorno al cinema di Vittorio de Seta. Il film racconta la storia di un giovane studente senegalese che dopo la morte del padre emigra in Italia. Qui riesce a trovare un lavoro precario a Villa Literno, poi si trasferisce a Firenze da una cugina che fa l’indossatrice per  giungere, in fine, a Torino. Qui, grazie anche a un’insegnante di italiano, trova una situazione stabile, ma un’aggressione razzista lo spinge a riconsiderare tutto.  A seguire verrà proiettato Il placido corso degli eventi (2003), filmstudio di Paolo Isaja e Maria Pia Melandri, girato durante sul set torinese del film di Vittorio De Seta, Lettere dal Sahara. I due autori si concentrano sull’osservazione della tecnica con la quale De Seta imposta la scena, la fa eseguire, la discute alla sua conclusione per trovare insieme agli attori e ai tecnici le modifiche da apportare. Anche durante l’esecuzione della ripresa del film, le loro telecamere sono più spesso rivolte verso il regista, l’operatore, la troupe tecnica che verso il luogo dell’azione. Poi, nei momenti di riposo, De Seta vede il materiale girato insieme ai suoi collaboratori, analizzando, criticando, per trovare sempre nuove soluzioni, magari all’apparenza impraticabili. Per poi tornare sui set, continuare i sopralluoghi, scartare eventualità, programmare nuove scene. Al termine delle proiezioni il consueto incontro con il pubblico tenuto da Paolo Isaja, regista e Direttore dell’Ecomuseo.  Le proiezioni hanno luogo della Sala Visioni del Polo Ostiense dell’Ecomuseo del Litorale Romano. Il Polo Ostiense dell’Ecomuseo del Litorale Romano si trova nell’Area dell’Impianto Idrovoro di Ostia Antica, in Via del Fosso di Dragoncello, 172 (località Longarina) nelle vicinanze di Ostia Antica e a circa 3 km da Ostia Lido. Tutte le informazioni utili e il programma completo delle rassegne sul sito: www.ecomuseocrt.it . L’ingresso alle proiezioni e agli incontri è gratuito.