Erano da poco passate le 10.00 di ieri quando Giuseppina, che aveva in braccio il piccolo, ha attraversato viale dei Focene, all’altezza del civico 247, per tornare in macchina. In quello stesso punto però qualche settimana fa sono stati effettuati dei lavori alla rete telefonica, ma la strada è stata solamente chiusa con delle toppe fin troppo imprecise, tanto che si sono formati dei veri e propri scalini. È stato su uno di questi che Giuseppina è inciampata, cadendo in avanti verso il centro della strada. La sua unica preoccupazione è stata quella di salvaguardare il bambino. Per fortuna in quel momento non sopraggiungevano veicoli né autobus, altrimenti saremmo qui a raccontare di un autentico dramma. Ed è stata fondamentale anche la prontezza del marito di Giuseppina, che si era intrattenuto qualche secondo in più nella casa degli amici. “Ho sentito gridare aiuto – racconta – e sono subito uscito dal cancello. Quando ho visto mia moglie e il piccolo sull’asfalto ho temuto il peggio. Li ho portati subito al poliambulatorio di via Coni Zugna, da lì mi hanno mandato al Grassi di Ostia”. A qualche metro di distanza c’era parcheggiato un furgone bianco, ma il conducente pur avendo visto la scena non sarebbe intervenuto. Entrambi se la caveranno, Giuseppina ha spalla e braccio bloccati, mentre il bimbo ha i segni della contusione in testa. Di sicuro Giuseppina difficilmente dimenticherà tutto ciò, e ancora una volta a finire sul banco degli imputati sono le pessime condizioni stradali. “Quando mi sono accorta di come stavano richiudendo gli scavi – dice una residente – ho chiesto agli operai se era quello il modo. Mi hanno risposto che era già tanto che avrebbero messo una toppa”. Ed è già tanto che non ci sono scappati i morti. Intanto il comando della Polizia Locale è già stato contattato, e il fatto denunciato. Sicuramente non passerà inosservato.