Abbiamo avuto notizia dai rappresentanti dei genitori nel Consiglio di Istituto che presso la scuola Leonardo Da Vinci di Maccarese è in corso una specie di consultazione. Un sondaggio, in vista del Consiglio d’Istituto convocato per lunedì 5 dicembre, per capire se per il prossimo anno, nel caso di numerose richieste di iscrizioni, si possano utilizzare a rotazione i sabati come giorno di scuola.

Non poche domande e lancinanti dubbi ci attraversano la mente. Come Comitato di genitori di quei figli che hanno creduto di essersi iscritti a una scuola e che si sono ritrovati in sedi decentrate e inadeguate vorremmo delle risposte. Ci domandiamo se la Dirigenza della scuola Leonardo Da Vinci stia pensando per il prossimo anno alla soluzione dei sabati perché prevede di iscrivere chiunque ne faccia domanda senza stabilire un numero idoneo di iscrizioni in base al grado di accoglienza della struttura.

Già, perché questo è ciò che è successo ai nostri ragazzi quest’anno, con l’unica differenza che nell’ipotesi dei sabati a scuola almeno i ragazzi rimarrebbero nel plesso scolastico centrale tutti insieme. Ai nostri figli questa opportunità non è stata offerta e sono stati sbattuti a viale di Porto e a via Reggiani con alcune di queste classi che già avevano passato due anni di Covid presso la chiesa Frassinetti a Fiumicino.

A questo punto abbiamo la curiosità di sapere perché tutte le ipotesi prospettate alla dirigente Gargiulo per riportare i ragazzi nella sede centrale sono state rigettate. Già quest’anno i sabati potevano essere utilizzati oltre alla didattica a distanza una volta a settimana per tutti, oltre a un pomeriggio a settimana per tutti. C’è stata una totale chiusura ideologica e uno strumentale uso delle consultazioni fra gli studenti.

Ora c’è una nuova consultazione per capire se il prossimo anno si può venire a scuola ogni tanto di sabato. Non vorremmo che tutto questo nascondesse una decisione già presa: allargare i cordoni e accogliere chiunque faccia domanda. Del resto, tanti studenti tanto prestigio, ma anche tantissimo disagio se gli spazi non ci sono. In questo modo si tradiscono gli open day, i Piani di offerta Formativa che mostrano una scuola con tante opportunità che poi risultano solo luci e le paillettes se nei fatti poi assistiamo all’amara realtà di aule decentrate e rimediate, piccoli ambienti trasformate in classi anche in Centrale e dei laboratori utilizzati come aule.

Non è questo che i nostri figli hanno scelto. Loro stanno pagando la decisione dello scorso anno di accettare iscrizioni più di quanto si potesse, non si faccia lo stesso errore per il prossimo anno. Si cerchi immediatamente una soluzione e si riportino i ragazzi alla sede centrale, si abbia la saggezza di rimediare. Siamo aperti a discutere e a cercare insieme alla Dirigenza ogni soluzione. In ogni caso non molleremo.

Comitato Sostenitori Studenti Disagiati